Terrorismo. Al-Zawahiri: “Con Obama non cambia la percezione araba degli Usa”

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Terrorismo. Al-Zawahiri: “Con Obama non cambia la percezione araba degli Usa”

20 Aprile 2009

"Nonostante la vittoria di Barack Obama, il nuovo presidente non ha cambiato in nessun modo l’immagine degli Stati Uniti agli occhi dei musulmani e degli oppressi". È quanto ha affermato il numero due di al-Qaeda, Ayman al-Zawahiri, in un messaggio audio della durata di 41 minuti diffuso oggi sui principali forum islamici in internet dalla casa di produzione al-Sahab.

"Ai nostri occhi, l’America è ancora il paese che uccide i musulmani in Iraq, Afghanistan e Palestina – afferma – È il paese che ruba le nostre ricchezze e che occupa le nostre terre, che sostiene i governanti arabi ladri e corrotti e per questo il problema non è stato risolto. La nazione islamica ha scelto invece una rinascita islamica che rifiuta la resa e l’oppressione. Dovete sapere che l’uccisione di qualche persona o la sua cattura pone gli Stati Uniti in una posizione peggiore. I bombardamenti americani in Pakistan buttano olio sul fuoco e porteranno altre sconfitte a quel paese". Il terrorista egiziano considera comunque la sua vittoria alle elezioni negli Stati Uniti un successo politico della propria organizzazione.

"La vittoria di Obama non è altro che il riconoscimento da parte del popolo americano del fallimento della politica di Bush – afferma il medico egiziano – conferma che mentivano gli americani quando sostenevano di aver vinto sui mujahidin. Obama ha sfruttato sconfitta in Iraq per vincere le elezioni. Dopo sei anni i mujahidin sono ancora a combattere contro i tiranni".

Parlando dell’attuale situazione del Jihad in Iraq aggiunge: "La decisione americana di ritirarsi dall’Iraq è simile a quella presa per il Vietnam. Non sono forse i mujahidin e lo stato islamico iracheno ad averli costretti alla ritirata?". Al-Zawahiri invita quindi i giovani arabi a recarsi nel paese arabo per aiutare la locale cellula di al-Qaeda ed a proposito dell’Iran afferma: "L’Iran gioca un ruolo pericoloso di accordo con gli americani contro i mujahidin in Iraq e Afghanistan".

Titolo di quest’ultimo messaggio, rivolto ad un pubblico arabo e non sottotitolato in inglese come invece avvenuto in passato, è: "Sei anni dall’invasione dell’Iraq e 30 anni dagli accordi con Israele". "A 30 anni dagli accordi di pace con Israele, quello che emerge come questione principale è l’uscita dell’Egitto dal campo di battaglia tra arabi e israeliani – spiega il numero due di al-Qaeda – Israele in questi anni ha attaccato più volte il Libano ed ha colpito una base nucleare in Iraq ed ha distrutto Gaza, eppure gli arabi con in testa l’Egitto sono rimaste in silenzio. Sono passati 6 anni dall’invasione dell’Iraq, sei anni di fallimenti e di brutalità e l’ingresso degli americani in due pantani, quello della crisi economica e della guerra in Iraq".

Il messaggio audio di al-Zawahiri è intervallato da spezzoni di discorsi tenuti da alcuni politologi arabi sulle emittenti satellitari mediorientali nel corso dei mesi passati, nei quali si confermano le tesi esposte dal terrorista egiziano. "A quei palestinesi che vogliono la riconciliazione con il governo traditore di Ramallah in base agli accordi di Mecca e che vogliono rispettare gli accordi internazionali, dico che questi accordi non solo non vanno rispettati ma vanno distrutti – conclude – Come possiamo accettarli, possiamo mica accettare che la bandiera israeliana sventoli sulle città palestinesi?".