Terrorismo, bliz nel Lazio: faceva proselitismo in carcere

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Terrorismo, bliz nel Lazio: faceva proselitismo in carcere

10 Gennaio 2017

Dalle prime ore di questa mattina sono in corso perquisizioni in tutto il Lazio nei confronti di sospettati di appartenere a organizzazioni terroristiche. E’ stata eseguita dalla polizia una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di un presunto affiliato a Ansar Al-Sharia: si tratta di una organizzazione libica considerata legata ad al Qaeda. L’operazione è stata compiuta dalla Digos coordinata dal pool Antiterrorismo della Procura della Repubblica capitolina.

Da quello che è emerso sino ad ora, l’uomo in questione faceva proselitismo in carcere. Di origine medio orientale, e già detenuto per altri reati, è stato accusato di “radicalizzare” e incitare al fondamentalismo islamico. 

Le indagini della Digos, ma anche dei carabinieri del Ros di Roma, hanno dimostrato la diffusione del fenomeno delle radicalizzazioni nei penitenziari italiani. C’era stato, a conferma di ciò, un caso più recente ed emblematico: lo stragista di Berlino Anis Amri, il quale, secondo quanto sostiene una informativa del Dipartimento amministrazione penitenziaria, si era radicalizzato nel carcere di Agrigento.