Terrorismo. Frattini: possibili attacchi biologici
11 Luglio 2007
di redazione
“Il rischio di attacchi
terroristici biologici è limitato in Europa, ma esiste”. È quanto ha ricordato
il vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini, durante una
conferenza stampa a Bruxelles.
“Da un punto di vista statistico, il rischio è limitato, ma
io non posso dire a mia figlia che è pari a zero, il rischio c’è e l’Unione
europea deve preoccuparsene”. Ha aggiunto ancora il vicepresidente. Frattini,
in quanto commissario responsabile per il settore Giustizia, libertà e
sicurezza, ha inoltre presentato un libro verde sulla preparazione dei Paesi
europei a un eventuale attacco biologico.
Il documento, in collaborazione con il commissario per la
Sanità, Markos Kyprianou, fa leva sul’importanza fondamentale della
collaborazione tra i paesi membri e, soprattutto, sulla prevenzione. “Nel
rischio biologico la cosa principale è prevenire – ha infatti affermato
Frattini – agire dopo che un disastro è già avvenuto serve a poco”.
I punti essenziali presi in considerazione nel Libro Verde riguardano
in particolare la riduzione del rischio di attacchi; la maggiore preparazione a
livello europeo; il coinvolgimento di tutte le parti interessate sia nel
settore pubblico sia in quello privato e la creazione creare una rete globale
di collaborazione. E proprio a partire da questi punti si muoverà per preparare
le misure che la Commissione dovrà adottare in futuro. Infatti, dopo l’11
settembre, sono aumentati i timori di attentati con armi biologiche, tra le
quali antrace, tossina botulinica, peste, vaiolo, tularemia e peste emorragica.