Terrorismo. Pianificavano attacchi a New York, 4 in manette

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Terrorismo. Pianificavano attacchi a New York, 4 in manette

21 Maggio 2009

Quattro uomini sono stati arrestati con l’accusa di aver pianificato attacchi terroristici contro obiettivi militari ed una sinagoga a New York. Lo rende noto la Procura in un comunicato.

Residenti a Newburgh, i quattro sono stati arrestati ieri sera intorno alle 21 (ora locale), dopo che avevano sistemato degli ordigni (da loro ritenuti veri, ma in realtà falsi, precisa il New York Times) di fronte a una sinagoga e a un centro ebraico nel quartiere di Riverdale, nel Bronx.

James Cromitie, David Williams, Onta Williams e Laguerre Payen "sono accusati di un complotto finalizzato a provocare esplosioni vicino ad una sinagoga del Bronx e a sparare missili terra-aria Stinger contro aerei militari dell’aeroporto di Stewart a Newburgh", precisa la nota.

Il gruppo terroristico è stato "incastrato" con un operazione coordinata dall’Fbi. L’inchiesta – secondo quanto comunicato dalle autorità – è iniziata un anno fa quando un informatore, che lavora da sei anni con l’Fbi, avverte i federali che ci sono quattro persone che frequentano la moschea di Newburg – 60 miglia a nord di New York – che vogliono dell’esplosivo.

Nel giugno 2008 l’informatore aveva incontrato James Cromitie, presunto capo dell’organizzazione, che in quell’occasione si era lamentato del fatto che alcuni suoi parenti vivevano in Afghanistan e che molti musulmani erano stati uccisi dalle forze americane in Afghanistan e in Pakistan.Tra l’altro avevano espresso rabbia per la presenza dei soldati Usa in Afghanistan e hanno parlato di fare "qualcosa in America".

A partire dall’ottobre 2008 l’informatore dell’Fbi ha iniziato a incontrare regolarmente i quattro in una casa di Newburgh, filmando e registrando i colloqui. Lo scorso aprile i presunti terroristi hanno infine scelto i loro obiettivi: una sinagoga e un centro ebraico di New York e nel frattempo avevano iniziato a sorvegliare la base aerea della Air National Guard per prepare un attacco con missili Stinger contro aerei militari. Gli inquirenti hanno spiegato che l’informatore dell’ufficio investigativo federale sotto copertura aveva chiuso l’operazione dopo aver venduto ai quattro "un missile e dell’esplosivo inerti".

Tutti i sospetti sono cittadini afro-americani. James Cromitie ha precedenti penali e sostiene di essere legato al gruppo jihadista Jaish Mohammed, attivo in Pakistan. I suoi complici sono ex detenuti convertiti all’Islam: tra loro anche la moglie di Cromitie.

I quattro sospetti compariranno oggi di fronte al tribunale federale di White Plains, alla periferia di New York, e rischiano l’ergastolo. Il parlamentare repubblicano Peter King, membro della commissione per la sicurezza interna della Camera dei rappresentanti, ha detto che questa vicenda mostra chiaramente quanto siano pericolosi i terroristi che vivono negli Stati Uniti: "Questa è stata un’inchiesta lunga e ben preparata, e mostra la realtà della minaccia posta dai terroristi" che vivono sul suolo americano. Per il senatore democratico di New York, Charles Schumer, l’unica buona notizia di questo caso "è che questo gruppetto era relativamente poco organizzato e non aveva contatti con altre organizzazioni".