Thailandia. Esercito accusa Camicie Rosse: “Usano scudi umani”
19 Aprile 2010
di redazione
Bambini, donne e anziani usati come scudi umani. È questa l’accusa che il portavoce dell’esercito thailandese Sansern Kaewkamnerd e il Centro per la Risoluzione delle Situazioni d’Emergenza rivolgono alle Camicie Rosse, il movimento di protesta che dal 12 marzo manifesta per le strade di Bangkok chiedendo le dimissioni del premier, lo scioglimento del parlamento e nuove elezioni.
Il colonnello Sansern ha poi spiegato che le truppe hanno il diritto di usare le armi per difendersi dopo che le Camicie Rosse hanno lanciato pietre e spranghe contro le forze dell’ordine negli scontri recenti. Il confronto violento del 10 aprile ha causato 25 morti e oltre 800 feriti. Ci sono soldati che sono morti per edema cerebrale dopo essere stati colpiti.
"Ci sono persone armate tra i manifestanti, ma non diffondiamo il loro numero esatto per non creare panico", ha detto Sansern, che ha invitato i leader dell’United Front for Democracy against Dictatorship (UDD) a non nascondersi dietro ai bambini, alle donne e agli anziani, descrivendo questo atto come vergognoso. Dalle immagini del 10 aprile, inoltre, il colonnello dice che appare evidente come ci siano persone tra i manifestanti che hanno sparato e lanciato bombe. "Il governo continuerà a usare misure morbide in conformità alle leggi internazionali per impedire che vengano incitati disordini", ha aggiunto.