Thailandia. Il bilancio delle vittime sale a 22. Il premier: “Non ci fermeremo”
15 Maggio 2010
di redazione
Altre sei persone sono morte oggi a Bangkok, portando a 22 il numero delle vittime al terzo giorno di scontri fra soldati e manifestanti antigovernativi delle camicie rosse nel centro della capitale thailandese. Lo riferisce il sito della Bbc.
I soldati, spalleggiati oggi da ulteriori rinforzi, hanno circondato il presidio delle camicie rosse, difeso da barricate di filo spinato e aste di bambù. La zona è stata proclamata "area di sparo con munizioni vere" come avvertimento ai manifestanti.
Le autorità sono decise a sgomberare la zona, nel cuore del distretto commerciale di Bangkok, dove migliaia di camicie rosse del Fronte Unito per la democrazia contro la dittatura (Udd), vicine all’ex premier populista in esilio Thaksin Shinawatra, si sono accampate sin dal 3 aprile. Oltre all’intervento dei soldati sono stati tagliati tutti i rifornimenti di acqua e cibo ed è stata interrotta l’erogazione di elettricità.