Thailandia. Le Camicie Rosse rimangono in carcere
21 Maggio 2010
di redazione
Un tribunale thailandese ha respinto la richiesta di libertà su cauzione per 114 manifestanti delle Camicie Rosse, affermando che una volta scarcerati potrebbero provocare nuove violenze. Lo ha riferito la Thai News Agency (Tna).
Il tribunale si è pronunciato mentre è ancora in vigore lo stato d’emergenza imposto a Bangkok e in diverse altre provincie, che aumenta i poteri di Polizia ed esercito per mantenere l’ordine. Dei 114 imputati, 34 sono trattenuti nella base militare di Naresuan, nella provincia centrale di Phetchaburi, e altri 45 sono in un centro di detenzione della Polizia di frontiera nella provincia centrale di Pathum Thani. I restanti si trovano nelle stazioni di Polizia di Lumpini e Pathumwan a Bangkok.
Numerosi manifestanti delle Camicie Rosse del ‘Fronte unito per la democrazia contro la dittatura’ (Udd) sono stati arrestati dopo che mercoledì l’esercito ha travolto le loro barricate nell’area commerciale di Ratchaprasong, nel centro della capitale thailandese. Dopo la resa dei leader dell’Udd, che si sono consegnati alla Polizia, alcuni militanti hanno dato alle fiamme diversi edifici di Bangkok.