Thailandia, raffica di attentati: 23 feriti, dei morti almeno 2 sono italiani

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Thailandia, raffica di attentati: 23 feriti, dei morti almeno 2 sono italiani

12 Agosto 2016

In Thailandia in una decina di esplosioni che hanno colpito cinque località a sud del Paese, almeno quattro persone sono morte e una quarantina sono rimaste ferite, tra cui due italiani.Non erano stati i primi ordigni mortali della serie: nel pomeriggio di giovedì ne era esploso un’altro a Trang, sulla strada di un popolare mercatino uccidendo un venditore. Sempre a Trang ha preso fuoco alle prime ore dell’alba di oggi, verso le 4,30, un grande supermercato, pare per un attentato incendiario in via di verifica. L’ondata di terrore è continuata stamattina, molto significativamente nel giorno dell’84 esimo compleanno della regina Sirikit che è anche la festa nazionale della mamma, e proprio durante una cerimonia religiosa in suo onore. 

Sono tutti luoghi di passaggio turistico ai confini con le tre province islamiche ribelli sulla frontiera malese.

E’ stata racoclta anche la testimonianza di un italiano ferito alla schiena ieri sera: “Ero a due metri dalla bomba, vicino alla signora che è morta. Sono stato fortunato. Festeggiavo il 51mo compleanno. Ero fuori, girato verso la strada. Il proprietario del bar mi ha chiamato dentro: in quel momento l’esplosione è avvenuta dietro me”.

Ancora da chiarire la matrice degli attacchi. Un movimento separatista islamico è presente da oltre un decennio nell’estremo sud ed è responsabile di una guerriglia costata oltre 6mila morti ma finora ha sempre colpito nelle quattro province dove è attivo e non ha mai mostrato nessun legame con il terrorismo islamico globale o con l’Isis.

Si sta vagliando anche l’ipotesi di un possibile movente politico, dopo l’approvazione della nuova Costituzione nel controverso referendum di domenica. Nell’attesa di fare chiarezza, la Thailandia è in stato di allerta.