“The Sensory Order” ci fa capire i meccanismi della mente umana
24 Agosto 2012
Corre l’anno 2012 ed è un dovere morale, per un economista liberale, ricordare il sessantesimo anniversario dall’uscita del libro più importante scritto dal grande Nobel per l’Economia Friedrich von Hayek, The Sensory Order. An Inquiry into the Foundations of Theoretical Psychology (1952). In questo libro di psicologia teorica, Hayek getta le basi per comprendere i meccanismi della mente umana, concettualizzazioni di neurologia ed intelligenza artificiale che nei decenni successivi si svilupperanno enormemente all’interno della scienza moderna e che si applicheranno, tra le altre cose, ai linguaggi di programmazione, alla finanza e all’ingegneria.
Alla base del libro si riconoscono i lavori precedenti del grande economista viennese nei quali egli, in perenne lotta con il socialismo imperante del tempo, propose l’idea che i mercati non sono delle pianificazioni sociali imposti dall’altro, ma ordini spontanei che mettono l’uomo in grado di adattare le sue azioni individuali a quelle circostanze od eventi dei quali esso non ha preventiva conoscenza. Lo studio dei fenomeni legati alla conoscenza fu uno degli oggetti di studio più frequentemente approfonditi da Hayek, che concepiva l’apprendimento umano come un processo continuo fatto di correzioni, aggiustamenti e raffinamenti che, partendo da un universo informativo originario, ingloba via via tutta la nuova informazione di cui si viene a conoscenza.
Interessante, tra le altre cose, leggere la concezione che Hayek aveva a proposito della mente umana, intesa come un organismo che riproduce l’immagine del mondo esterno, mentre la comprensione veniva concepita come un metodo teorico che permette all’utente di interpretare il significato delle sequenze d’azioni tipiche, usando differenti schemi di pensiero.
Dal libro di Hayek, siamo in grado di comprendere come la nostra mente classifichi tutte le informazioni in maniera soggettiva, attuando un continuo e simultaneo processo classificatorio basato su più livelli, applicato, in un primo momento, alla percezione sensoriale ma, in linea di principio, applicabile anche a tutte le facoltà intellettive legate all’attività della menta umana, come le emozioni, i concetti e le immagini. Con questo libro, Hayek ci fornisce anche una chiave per capire come noi leggiamo il mondo esterno, attraverso un continuo processo di astrazione che lega cose differenti a sensazioni precedentemente recepite.
Questa chiave di lettura, derivata dalla scienza psicologica, viene poi applicata alla società e ai mercati, intesi come il risultato di una evoluzione, un ordine spontaneo che cresce indipendentemente, senza che nessuno possa volontariamente pianificarlo, fino ad arrivare alla conclusione che la morale, le regole di giusta condotta e la legge sono anch’esse manifestazioni di ordini spontanei, che si evolvono dal processo competitivo di una scelta logica.
Un libro utile per capire come il non rispetto di questa spontaneità, o naturalezza, dell’ordine economico, possa creare, mediante il continuo intervento dell’uomo tramite regolamentazioni, leggi e false morali di ogni tipo, disastri economico-sociali dei quali oggi osserviamo l’esistenza. Non il rispetto del libero mercato, interpretando Hayek, è quindi da additare come principale causa della drammatica crisi mondiale che stiamo vivendo, ma il continuo interventismo che ha alterato le condizione di funzionamento dei mercati, modificando la spontaneità dell’ordine economico e producendo reazioni a catena di ogni tipo. Una dura lezione che i governanti di oggi dovrebbero imparare.
Questo articolo è basato sulla lezione magistrale tenuta dal prof. Kurt Leube (Hoover Institution, Stanford University) a Rosario, Argentina, durante la Conferenza Internazionale sull’Economia Austriaca (6-8 Agosto 2012), per il sessantennale dell’uscita del libro “The Sensory Order. An Inquiry into the Foundations of Theoretical Psychology” di Friedrich Von Hayek.