Torna l’incubo calcio scommesse. 16 arresti, coinvolti Signori e Bettarini

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Torna l’incubo calcio scommesse. 16 arresti, coinvolti Signori e Bettarini

01 Giugno 2011

La notizia è di quelle destinate a tenerci compagnie per tutta l’estate. Nelle prime ore della giornata 16 persone, tra cui ex giocatori di serie A, dirigenti di società e calciatori di serie minori ancora in attività sono stati arrestati dalla polizia dopo un’indagine sul calcio scommesse condotta dalla squadra mobile di Cremona e coordinata dal Servizio centrale operativo. Sono sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove agli arresti domiciliari. Per tutti le accuse sono associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode in competizioni sportive.

Secondo gli inquirenti gli arrestati avrebbero condizionato, nel corso degli ultimi mesi, il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. I primi nomi “pesanti” ad emergere sono stati quelli di Beppe Signori – ex bandiera della Lazio e del Bologna -, posto agli arresti domiciliari e Stefano Bettarini, per il momento solo indagato. Oltre a Cristiano Doni, capitano dell’Atalanta.

Ma i nomi dei calciatori non si fermano qui. In manette sarebbero finiti il difensore dell’Ascoli Vittorio Micolucci e il centrocampista Vincenzo Sommese, oltre a Gianfranco Parlato, ex giocatore di serie B e C, attualmente collaboratore del Viareggio calcio. Inoltre anche l’ex calciatore Mauro Bressan è tra i destinatari di un’ordinanza di custodia.

Le professionalità coinvolte sono comunque molte di più; tra  gli arrestati ci sono anche titolari di agenzie di scommesse e liberi professionisti. In tutto sono 28 gli indagati in stato di libertà per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. L’operazione si è svolta in tutta Italia e gli arresti sono stati eseguiti a Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara.

A destare ancor più sorpresa una delle modalità con cui la frode sarebbe stata attuata. A quanto pare i calciatori sarebbero stati drogati a loro insaputa con dei calmanti, in modo da giocare peggio di come avrebbero potuto. L’episodio specifico si sarebbe verificato durante una delle ultime partite di campionato di Lega Pro e vedrebbe coinvolta la Cremonese. In tale occasione uno degli indagati avrebbe messo nelle bevande per gli atleti un calmante. L’allarme sarebbe scattato a fine partita, quando 5 giocatori e un massaggiatore si sarebbero sentiti male. Da lì l’indagine.

Va detto che gli scandali di calcio-scommesse non sono nuovi per l’Italia. Il più antico rislae al 1927, quando nel derby Torino-Juve fu scoperto un episodio di corruzione che costò la revoca dello scudetto ai granata. Il grande crac arriverà solo nel 1980 dopo l’esposto di due scommettitori: la giustizia ordinaria assolse i giocatori coinvolti ma quella sportiva retrocesse Milan e Lazio in B con squalifiche per calciatori dai 3 mesi ai 6 anni. Nel 2001 e 2004 ci furono altri piccoli episodi ma è nel 2006 che scoppiò Calciopoli, il più grosso intrigo dell’era sportiva moderna.

Ancora non sappiamo come finirà la vicenda odierna ma siamo pronti a scommettere, anche se non sembra essere il momento giusto, che si tratterà di una indagine lunga e faticosa ma che potrà portare benefici a tutto l’ambiente.