Torna Renzi (con D’Alema). Ai governisti Pd resta una chance
25 Agosto 2013
I comizi previsti per il 30 agosto a Forlì e Reggio Emilia. L’endorsement di Massimo D’Alema. Il muro alzato da Davide Zoggia. Matteo Renzi è pronto alla carica. E dopo le prime dichiarazioni dei suoi (vedi la risposta di Nardella a Zoggia) pare pronto a "disarcionare" Letta se la Giunta approvasse la decadenza del Cav. e il Pdl rompesse le larghe intese.
Insomma, il periodo di silenzio che Renzi si era imposto sulle varie questioni chiave in casa Pd (Congresso, premiership, primarie, regole, eccetera) sta per finire o probabilmente è già finito. E davanti all’ipotesi di un Letta Bis (l’ha evocata proprio il bersaniano Zoggia), Matteo è pronto a sparigliare complice D’Alema ("Letta non ha futuro, con Renzi vinciamo noi"), puntando lui stesso alla premiership. Dunque lo schema è attendere che il Pdl rompa le larghe intese e, d’accordo con Napolitano, andare a nuove elezioni e dunque nuove primarie vinte da Renzi stesso. Non a caso Boccia, dopo il documento sui riformisti del Pd, è tornato a chiedere che il Congresso si faccia lo stesso.
Sappiamo, viste le dichiarazioni di Epifani, dei bersaniani, in parte dello stesso Franceschini, avendo assodato che il premier non vuole intromettersi nelle decisioni della giunta, che resta solo una possibilità a quel fronte piddino che per adesso osteggi il Renzi che avanza puntando ancora su Letta. Non dare per scontato il voto in Giunta, non dare per scontata la Legge Severino, non dare per scontato che il Pdl da alleato-rivale si trasformi di nuovo in un nemico. Purtroppo però, da molti segnali sembra emergere che tutto questo viene dato per scontato.