Tps fa mea culpa: le nostre Caste travolgono la spesa

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Tps fa mea culpa: le nostre Caste travolgono la spesa

14 Settembre 2007

Il recente Libro verde sulla spesa pubblica, redatto dalla Commissione tecnica per la finanza pubblica del Ministero dell’Economia e delle Finanze, oltre a contenere un’interessante analisi della travolgente crescita della spesa pubblica in Italia e delle sue determinanti, offre giudizi taglienti, supportati con ampia dovizia di dati, su incredibili disfunzioni e straordinari privilegi di cui beneficiano gli appartenenti ad alcune delle “caste” più intoccabili del nostro sistema.

Partiamo dal mondo dell’Università, dove, secondo quanto scritto nel rapporto della Commissione,  il sistema di governance presenta una marcata tendenza alla autoreferenzialità, riflessa nella composizione e nei ruoli del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione; il sistema di remunerazione rigida dei docenti, non premia la qualità del lavoro prestato e meccanismi concorsuali inefficienti non sempre hanno premiato la qualità dei candidati e il numero; ma, cosa ancora più grave, il numero di professori ordinari e associati (rispettivamente 18.000 e 20.000) é eccessivo rispetto al numero di ricercatori, perché per anni le Università hanno preferito spendere risorse per garantire la progressione di carriera dei docenti, piuttosto che per assumere nuovi ricercatori, con il conseguente invecchiamento del corpo docente.

Nel settore del Pubblico impiego, il Libro verde evidenzia che le retribuzioni dei dipendenti sono aumentate negli ultimi anni a tassi ben superiori all’inflazione e alla produttività totale dell’economia. A onor del vero, nel testo si riconosce che il complesso delle retribuzioni dei dipendenti della PA in rapporto al Prodotto interno lordo,  in Italia è in linea con la media dei paesi della UE (intorno all’11 per cento). Ma, mentre in altri paesi (Germania, Francia, Spagna) tale rapporto è diminuito negli ultimi anni, nel nostro paese esso è aumentato; senza contare – aggiungiamo noi – che un’analisi corretta andrebbe effettuata confrontando la qualità dei servizi pubblici erogati nei diversi paesi a fronte di un eguale ammontare di risorse spese. Infine il Libro verde documenta la sostanziale mancanza di mobilità all’interno dalla PA, che comporta squilibri territoriali e funzionali nell’offerta di servizi. Come efficacemente illustrato in alcune tabelle, la maggior parte dei funzionari ministeriali non ha effettuato spostamenti di ufficio nel corso degli ultimi sei anni; nell