Tps ora promette una Finanziaria leggera
27 Agosto 2007
di redazione
La Finanziaria sarà di tregua fiscale. Parola del ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa secondo cui il risanamento dei conti pubblici deve continuare, e farlo serve una crescita sostenibile. Del resto, ”l’extragettito è una variazione minima rispetto al totale delle entrate dello Stato e riguarda il 2007. Non sappiamo se si ripresenterà nel 2008”.
Il ministro spera di non dover ricorrere ad un maxi-emendamento per l’ approvazione della finanziaria. Il tema della sessione di bilancio è stato introdotto dal presidente della commissione Finanze, Paolo Del Mese, che ha auspicato una ”finanziaria comprensibile per gli italiani”, e non una replica di quella dell’ anno scorso, ”con un articolo unico che conteneva oltre mille norme”. ”Il maxi-emendamento – ha detto Padoa-Schioppa – è stato inventato nella scorsa legislatura ed è stato sempre applicato in tutte le finanziarie della scorsa legislatura. Speriamo di non doverlo ripetere quest’ anno, anche perché esso sottrae spazio di dibattito al Parlamento”.
L’ auspicio del Governo, ha spiegato il ministro, è quello di presentare ”una finanziaria snella, con altri provvedimenti a latere, ma con la garanzia degli stessi tempi di approvazione della finanziaria”. Ovviamente, ha osservato il titolare dell’ Economia, ”le scelte del Governo dipendono dalle modalità in cui lavora il Parlamento” e dalle garanzie che l’ Esecutivo avrà dell’ approvazione negli stessi tempi della finanziaria di tutti gli altri provvedimenti. Ma, per modificare la sessione di bilancio, ha osservato in conclusione Padoa-Schioppa, ”serve l’ accordo con l’ opposizione”.
Intervenendo alla Festa dell’Udeur a Telese Terme, Tps ha detto: ”Abbiamo assistiti solo a colpi di tuono ma non c’è stata la grandine, perche’ le Banche centrali sono intervenute prontamente. Però i colpi di tuono sono il segno di alcuni squilibri internazionali”. ”Nell’economia mondiale – ha proseguito Padoa Schioppa – che potranno portare a un rallentamento della crescita. Penso ad esempio alla bilancia del pagamenti degli Stati Uniti. Certo, sono diversi anni che questa preoccupazione viene smentita”.
E prendendo spunto dagli squilibri della finanza internazionale, che incideranno sulla crescita dell’ economia Usa, Padoa-Schioppa ha esortato l’ Italia ”a non contare come unico elemento di crescita” al traino che viene dagli altri paesi. ”L’ Italia – ha detto il ministro – può crescere a tassi più alti degli ultimi anni se aumenta la produttività, se aumenta la partecipazione della popolazione alla forza lavoro e se aumenta l’ efficienza della pubblica amministrazione”.
E sul fronte della pressione fiscale, il ministro ha detto: ”Per chi è in regola il carico fiscale è eccessivo. Le stime, non nostre, parlano di 100 miliardi all’anno di imposte evase”.