Tredicenne spara a Gerusalemme, a Gerico s’inceppa l’arma del terrorista

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Tredicenne spara a Gerusalemme, a Gerico s’inceppa l’arma del terrorista

Tredicenne spara a Gerusalemme, a Gerico s’inceppa l’arma del terrorista

28 Gennaio 2023

Altri 2 israeliani feriti, dopo i 7 morti dell’attacco terrorista palestinese a Gerusalemme. Ieri un tredicenne ha aperto il fuoco nei pressi del Muro del Pianto, ferendo padre e figlio. Israele alza ulteriormente la allerta, dispiegando altri tre battaglioni in Cisgiordania. Un video mostra il giovane palestinese attendere gli israeliani nascosto tra due auto, caricare la pistola e sparare. A Gerico, un palestinese ha aperto il fuoco con un fucile a ripetizione in un ristorante, ma dopo il primo colpo l’arma si è inceppata. Gli attacchi palestinesi sono una risposta alla operazione antiterrorismo condotta nei giorni scorsi a Jenin, con intensi scontri a fuoco quando l’esercito israeliano ha raggiunto un’area occupata da miliziani che, secondo Israele, erano pronti a colpire.

“La nostra reazione, ha detto il premier Netanyahu dopo gli attacchi di oggi, “sarà forte, veloce e precisa”. “Sigilleremo e demoliremo le case dei terroristi con un processo accelerato”. “Non vogliamo escalation ma siamo pronti ad ogni nuovo scenario”. Israele pensa a estendere i permessi per il porto d’armi e azioni più incisive nei confronti delle famiglie e di chi è complice dei terroristi. Tra i morti israealiani di ieri una coppia di sposi, Eli e Natalie Mizrahi. Erano scesi in strada per soccorrere i primi feriti senza accorgersi che l’attentatore era ancora in azione. Tra le vittime anche un quattordicenne.

La polizia israeliana in un raid dopo l’attentato ha arrestato oltre quaranta persone. Sia la Anp di Abu Mazen che i gruppi terroristi di Gaza lanciano strali contro Israele. Secondo Abu Mazen “il governo di occupazione dal continuare questo approccio, che porterà a un ulteriore deterioramento che minaccia la sicurezza dell’intera regione”. Eppure c’erano terroristi pronti a colpire a Jenin. E i ‘resistenti’ sparano sulla folla a Gerusalemme. “One of the worst attacks we have encountered in recent years,” dice la polizia israeliana. Non conta per Abu Mazen.