Tremonti anticipa le norme per constrastare economia canaglia
05 Febbraio 2009
di redazione
L’adozione di uno stringente ‘legal standard’, cioè di un corpo di norme e di pratiche per contrastare la corruzione, il riciclaggio, i paradisi fiscali o l’irresposabilità negli affari, sarà uno dei temi più importanti che i ministri economici del G7 discuteranno a Roma venerdi 13 e sabato 14 febbraio.
Su mandato del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti – scrive Panorama sul numero in edicola domani – vi stanno lavorando, oltre ai tecnici di via XX Settembre, alcuni esperti dell’Ocse. Ed è proprio dalla Francia che sono trapelate le prime indiscrezioni. "L’idea è di rafforzare ed estendere le norme che l’Ocse e altri organismi hanno formulato per combattere l’economica canaglia – continua Panorama- irrobustendo anche i controlli. E poi chiedere ai paesi più sviluppati, ma anche ai principali stati di nuova industrializzazione, come Russia, Cina, India, Brasile, Messico o Egitto, di introdurre autonomamente le regole nella propria economia. Chi lo farà, verrà riconosciuto come un partner affidabile. Chi non lo farà, di fatto finirà escluso".
"Cinque -scrive Panorama- sono i capitoli sui quali si dovrebbe articolare il dossier. Il primo riguarda la corruzione internazionale. La corporate governance è al centro del secondo capitolo e il suggerimento è di rafforzare e monitorare meglio i principi già in vigore, a cominciare da due punti: le competenze dei consigli di amministrazione e la remunerazione dei top manager".