“Tremonti, benvenuto al sud”
11 Febbraio 2011
di redazione
Caro Ministro,
il tuo tour nei disastri del profondo sud mi ha fatto ritornare alla mente il nostro ultimo (purtroppo non recente) colloquio. In quella occasione mi ha fatto sorridere il ricordo che avevi di una "peone" del sud che, come una mosca in una bottiglia (è tua la definizione) si agitava al tuo indirizzo per sostenere le ragioni di una parte dell’Italia, il Mezzogiorno.
Se ben ricordi, tentavo di farti capire che, al di là delle colpe, c’era una responsabilità non assolta, da parte di chi aveva il dovere di garantire il pieno esercizio del diritto di cittadinanza a tutti a prescindere dall’area geografica di appartenenza.
Forse mi agitavo proprio come una mosca, destinata a rimanere soffocata nei propri spasmi, visto che negli anni da allora quelle istanze sono rimaste deluse perché "volutamente" archiviate da tutti come lamentazioni di un popolo minore!
Spero che il viaggio Ti abbia portato ad una visione diversa delle cose e che ti abbia dato stimoli per il Piano per il sud.
Non è possibile scrivere un’altra pagina di buone intenzioni. L’Italia è divisa a metà dal pregiudizio oltre che dai servizi. Le opere da fare per renderLa una nazione sono la conseguenza del superamento di tale pensiero preconcetto.
La Tua intelligenza e il Tuo talento, nei quali ho sempre confidato, forse oggi potranno essere messe a servizio dei bisogno del sud. Ci sarà sicuramente utile la Tua "creatività".
Ti auguro un buon rientro e mi auguro di trovare qualche risposta alle tante istanze formulate, nelle Tue future strategie.
Grata per la sensibilità dimostrata, Ti saluto cordialmente.
Erminia Mazzoni (Una mosca instancabile!)