Trento. Vince il Pd, Franceschini: “Risultato importantissimo”

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Trento. Vince il Pd, Franceschini: “Risultato importantissimo”

04 Maggio 2009

A spoglio quasi ultimato in Trento il segretario del Pd Dario Franceschini non è riuscito a trattenere la soddisfazione per la vittoria del suo partito nelle elezioni amministrative: "Quello di Trento è un risultato importantissimo. La schiacciante vittoria del candidato del centrosinistra Alessandro Andreatta conferma il Partito Democratico di gran lunga come il primo partito di Trento".

Alessandro Andreatta, candidato sindaco per il centrosinistra sarebbe in netto vantaggio con oltre il 60% delle preferenze rispetto al candidato del centrodestra Pino Morandini. Seguono il candidato sindaco della Lega Nord Bruna Giuliani con 7,59%, il candidato di Rifondazione-Comunisti italiani Francesco Porta con 2,32%, il candidato Luigi Merlerer della lista Civica Tridentum con 1,70% e Claudio Taverna dei Pensionati con 1,22%. In coda Alessandro Cocca di Trento Soul Moderno con 1,15% e Emiliano Giuliana di Fiamma Tricolore con lo 0,88%.

"Nonostante la presenza di molte liste civiche – ha proseguito il leader dell’opposizione – la vittoria del Pd è la prova che i trentini sono gente concreta, che lavora con la testa sulle spalle. Gente che sceglie sempre con attenzione alla qualità dell’azione di governo e ai programmi". "Un’Italia reale, ben diversa da quella tutta lustrini, successo e ricerca della notorietà che la televisione mostra tutti i giorni", ha concluso Franceschini.

La replica del ministro per la Semplificazione Normativa Roberto Calderoli non si è fatta aspettare. "Franceschini esulta? Ne riparliamo la sera del 7 giugno..", ha affermato l’esponente leghista. Per Carlo Giovanardi, sottosegretario del Pdl, "in una situazione di scontato predominio del centrosinistra spicca l’affermazione di Pino Morandini che raddoppia i voti conseguiti nella tornata elettorale precedente dal candidato del centrodestra". "Il 7% dei voti della lista di Morandini, quasi il triplo dei voti conseguiti dall’UDC, è vicino all’11% del Pdl, a dimostrazione – spiega – di quanto importante sia il contribuito di voti che i Popolari Liberali sono in grado di portare al centrodestra, ridimensionando le velleità movimentiste del partito di Casini". "C’è da auspicare che nella chiusura delle liste per le amministrative in tutta Italia – conclude Giovanardi – ci sia l’intelligenza di capire che nell’ambito del Pdl per ottenere risultati positivi è necessario valorizzare tutte le componenti che assieme a Fi e An hanno dato vita al nuovo partito".