Troppa microcriminalità a Bari e i cittadini si sentono sempre meno sicuri
07 Luglio 2011
La microcriminalità barese non risparmia neanche chi, compiendo onestamente il proprio dovere, si occupa del trasporto pubblico notturno, quello pensato proprio per i giovanissimi, che la città la vivono di notte. Accade a Bari, dove la sicurezza è una chimera e dove le forze dell’ordine, seppur ridotte all’osso per carenza di mezzi e di uomini, fanno di tutto per garantire ordine e tutela ai cittadini.
L’episodio risale a qualche giorno fa: l’uomo aveva fatto scendere i ragazzi dopo averne sorpreso uno seduto al posto di guida. La baby gang lo ha minacciato per poi aggredirlo, in gruppo, una volta che l’autobus era arrivato al capolinea. E’ quanto è accaduto ad un autista del servizio di trasporto pubblico locale la sera in cui, per la prima volta, si sperimentava l’idea di proseguire le corse fino alle tre di notte per agevolare la mobilità dei giovani minorenni.
E, purtroppo, è solo l’ennesimo di una lunga serie di atti di teppismo ai danni dei conducenti degli autobus. Appena una settimana fa, infatti, un gruppo di scalmanati ha lanciato sassi contro un mezzo pubblico in corsa. Un gesto che poteva danneggiare i passeggeri a bordo del bus.
E che dire dell’interminabile elenco di scippi e rapine, una media di 3-4 al giorno. Reati che gettano nel panico la cittadinanza costretta, quotidianamente, a fare i conti con borseggiatori e malintenzionati, il più delle volte armati di pistola e coltelli a serramanico. Se la città di Emiliano oggi occupa il 72esimo posto su 103 nella classifica delle città più sicure e in Puglia è superata solo da Foggia, evidentemente qualcosa non funziona. Non c’è più nessun luogo sicuro, neanche la propria casa. Ci sono zone della città off limits, dove il delinquente è dietro l’angolo.
Oggi l’ennesima marcia della legalità, organizzata dalla circoscrizione nel quartiere Libertà, uno dei più a rischio sotto il profilo criminale, dove nel giro di pochi giorni i carabinieri hanno sequestrato tre armi pericolose a carico di due pregiudicati ed un incensurato del posto. L’ennesima manifestazione per esprimere il grido di allarme di un cittadinanza che non si sente protetta. Intanto, si aspetta che qualcosa cambi e ogni promessa fatta dall’alto viene colta come un barlume di speranza.
Il neo questore di Bari, Domenico Pinzello, avverte che "il controllo del territorio e le indagini vanno portati avanti sempre e non solo quando c’è allarme". Anzi, "soprattutto quando c’è calma perché quando tutto tace non vuol dire che la criminalità non si muove, ma che esiste una sorta di pax mafiosa che non possiamo consentire". Dunque, vigilare sempre e capillarmente su tutto il territorio cittadino, per riportare Bari agli standard di sicurezza che i cittadini attendono da troppo tempo.