Trovata in cortile col cranio fracassato: trent’anni al fidanzato

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Trovata in cortile col cranio fracassato: trent’anni al fidanzato

22 Aprile 2010

È stato condannato a trent’anni di carcere Alain Dante Stefanone, il trentaseienne torinese accusato di avere ucciso nell’aprile dello scorso anno Alice Acquarone, con la quale aveva una relazione sentimentale. La sentenza è stata pronunciata oggi dal gup Silvia Salvadori dopo un rito abbreviato.

La donna aveva 46 anni e fu trovata avvolta in un telo nel cortile del palazzo di via Nicola Fabrizi dove abitava: aveva il cranio fracassato. Dopo l’arresto, Stefanone (difeso dall’avvocato Antonio Foti) ha detto di averla colpita solo dopo essere stato insultato, provocato e percosso durante una discussione, ma al suo racconto il pm Valerio Longi non ha dato credito. Patrocinati dagli avvocati Valentino Schierano ed Ezio Marcon, si sono costituiti parte civile i due figli della donna, che hanno ottenuto 220 mila euro di risarcimento, e il marito (separato), al quale sono stati riconosciuti 120 mila euro.