Trump a Chicago: scontri e feriti, sospeso il comizio
12 Marzo 2016
di redazione
Due poliziotti feriti, cinque persone arrestate. E’ il bilancio degli incidenti al comizio di Donald Trump a Chicago che hanno costretto il candidato repubblicano alla Casa Bianca a cancellare il raduno alla University of Illinois. Uno degli agenti di polizia, racconta CNN, è stato colpito alla testa con una bottiglia. Secondo NBC, che cita il Chicago Fire Department, i feriti sarebbero in tutto sei.
Non era mai successo dall’inizio della campagna elettorale presidenziale, ma questa volta il frontrunner repubblicano, Trump, è stato costretto a cancellare il comizio. Chicago, la città di Obama, non lo ama. Il comizio è stato dunque rinviato a data da destinarsi per motivi di sicurezza. I contestatori sono riusciti a penetrare nell’arena dove Trump era atteso per un comizio; gli scontri; la decisione presa da Trump e le forze dell’ordine di abbandonare Chicago.
Alla notizia del comizio annullato, i contestatori si sono esaltati: ”Abbiamo fermato Trump! Abbiamo fermato Trump!”, hanno gridato. ”Razzisti, tornatevene a casa!”, mentre i supporter del miliardario gridavano: ”Vogliamo Trump, vogliamo Trump”. Ore prima, decine di dipendenti dell’Università dell’Illinois, dove era previsto l’evento, avevano chiesto all’amministrazione dell’ateneo di cancellarlo temendo quel che poi è successo: ”un clima ostile e fisicamente pericoloso” per gli studenti.
"Non si può neppure organizzare un comizio in una grande città in questo paese senza che vi sia violenza reale o potenziale" ha commentato Trump al The New York Times. A St.Louis, la polizia aveva già arrestato 31 persone accusandole di disturbo della quiete pubblica, e una di aggressione, durante le contestazioni contro Trump nel suo giro in Missouri. "A loro è permesso interromperci orribilmente e noi dobbiamo essere molto pacati," ha detto Trump. "Loro possono spingere e picchiare, ma se noi gli rispondiamo è terribile, vero?". E ancora: "Tornate a casa da mamma" e "andate a cercarvi un lavoro".
Hillary Clinton dopo le violente contestazioni di Chicago se n’è uscita con questa dichiarazione: "La retorica della divisione a cui stiamo assistendo deve essere di grande preoccupazione per tutti noi. Tutti abbiamo le nostre differenze e sappiamo che molte persone nel paese sono arrabbiate. Dobbiamo affrontare questa rabbia insieme. Non importa a quale partito apparteniamo o quale punto di vista abbiamo. E non dovremmo solo limitarci a dire forte e chiaro che la violenza non ha posto nella nostra politica, ma dovremmo usare le nostre parole e le nostre azioni per condurre insieme gli americani".