Trump: Assad un macellaio, ma incontro a Mosca meglio del temuto
13 Aprile 2017
di Redazione
L’incontro di Rex Tillerson con il presidente russo, Vladimir Putin, e con il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, è andato “meglio di quanto ci attendessimo”. A dispetto dei titolacci che si leggono un po’ ovunque , il Donha provato a mettere i puntini sulle i, aggiungendo, che, comunque, nelle prossime ore farà un punto con il segretario di Stato. Parlando poi delle relazioni con Putin, Trump ha confermato le tensioni, ma ha detto che “vedrà” nei prossimi mesi come si svilupperanno, ricordando tuttavia di voler dialogare con la Russia.
Parole che arrivano dopo tutte le considerazioni del caso sull’affaire Siria e aver di nuovo affermato che è “certamente possibile” che la Russia sapesse dell’attacco chimico in Siria, secondo gli Usa lanciato per ordine di Assad, che ha definito “un macellaio”. “Il terribile massacro di civili innocenti con armi chimiche, inclusa l’uccisione barbarica di piccoli e indifesi bambini e neonati, deve essere necessariamente condannato da ogni nazione che crede nei valori della vita umana”, ha detto nel pomeriggio il presidente Usa alla stampa, con chiaro riferimento al sostegno russo al regime siriano.
“Questo è un macellaio, questo è un macellaio. Quindi sentivo che dovevamo fare qualcosa. Non ho assolutamente dubbi sul fatto che abbiamo agito nel giusto modo”. Poi, però, la correzione di tiro sul rapporto in prospettiva con Mosca. Voglio dialogare con la Russia, voglio dialogare con tutti”, ha detto Trump ripetendo che il mondo “è nel caos”. Infine ha voluto ricordare che sull’uso delle armi chimiche da parte del regime di Assad, vorrebbe pensare che Mosca non sapesse nulla, “ma credo che potrebbe non essere così”, ha detto, aggiungendo che adesso si deve attendere la conclusione dell’indagine. “Non c’è paura, ma ci sono problemi”, ha poi concluso facendo riferimento all’atteggiamento della Russia nei confronti dell’occidente. “Ci sono problemi in tutto il mondo e riusciremo a risolvere questi problemi e non dobbiamo avere paura di nessuno”.