Trump guarda alle restrizioni viaggi in Usa e a più controlli ai confini. La Nato? Obsoleta
16 Gennaio 2017
Un pacchetto di provvedimenti per rafforzare i confini dell’America è già pronto: ecco uno dei primi propositi che Trump intende mettere in dopo il suo insediamento alla Casa Bianca, venerdì 20 gennaio. E’ lo stesso presidente eletto ad annunciarlo nella sua prima intervista a un media britannico, il Sunday Times, spiegando che ci saranno delle restrizioni sui viaggi negli Usa e che potrebbero riguardare anche i cittadini europei.
Da questi “ragionamenti” alla Brexit il passo è breve. “Credo che la Brexit finirà per essere una gran cosa. Io lo avevo previsto, ma era una scommessa cui nessuno credeva. E ve lo dico, la gente non vuole altra gente che venga a casa sua e distrugga il suo Paese. Il Regno Unito è stato furbo ad andarsene” ha detto il presdente eletto.
Altro grande tema che rimbalza sui vari media è il giudizio sulla gestione della crisi migratoria da parte della Cancelliera tedesca Angela Merkel. Trumo l’accusa di aver dato l’esempio del grave errore d’accogliere 1 milione di rifugiati. Trump ha infatti affermato, “Ho grande rispetto per Merkel, penso sia stata davvero una grande leader. Credo che abbia tuttavia commesso un errore davvero catastrofico che è stato quello di accogliere tutti quei clandestini, gente accolta senza sapere veramente da dove venissero”.
Perfettamente coerente con le promesse e con le minacce proferite durante la campagna elettorale, Trump ha poi ribadito l’intenzione di rivedere meccanismi e rapporti in seno all’Alleanza Atlantica.
“Io l’ho detto già tanto tempo fa che la Nato ha dei problemi. In primo luogo è obsoleta perchè concepita tanti tanti anni fa. E, secondo, i Paesi non pagano quel che si presume dovrebbero pagare” ha accusato Trump che, in campagna elettorale, ha in particolare citato a più riprese i rapporti con il Giappone.
Mancano quattro giorni dal passaggio di consegne con Barack Obama. E Trump ha le idee sempre più chiare. Forse anche in risposta agli ultimi atti da presidente di Obama: una serie infinita di provocazioni belle e buone. Il Don ha allora, poi, insistito, restando fedele alla linea sinora dichiarata, sulla necessità di instaurare un rapporto di fiducia con il Capo del Cremlino, Vladimir Putin. Rovindando i sonni di Barack.