Trump, la stampa non accetta il poco interesse del neo presidente per la storia del ‘global warming’

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Trump, la stampa non accetta il poco interesse del neo presidente per la storia del ‘global warming’

13 Novembre 2016

Il segretario generale delle Nazioni Unite uscente, il sudcoreano Ban Ki-moon si è detto fiducioso che il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, non onorerà, ora che ha raggiunto il suo obiettivo, una delle promesse che a contribuito a farlo eleggere alla Casa Bianca: cancellare l’adesione degli Usa all’accordo contro il riscaldamento globale di Parigi ‘Cop21‘ raggiunto lo scorso dicembre. 

Speranza che si scontra con la convinzione di Trump che il riscaldamento globale sia una ‘balla’ inventata dai cinesi – per rallentare lo sviluppo economica dell’America. Se ci saranno cambiamenti non saranno per il meglio, a partire dalla lotta contro i cambiamenti climatici: è questo, anche, il filo conduttore dei commenti pubblicati dalla stampa subsahariana dopo l’elezione di Donald Trump, successore designato del primo presidente afroamericano degli Stati Uniti. A porre al centro il nodo del contrasto al surriscaldamento planetario, mentre nella città marocchina di Marrakech è in corso la ‘Cop22’, è tra gli altri il quotidiano sudafricano ‘Daily Maverick’.

Sulla stessa linea Patrick Bond, professore universitario di Johannesburg, firma di un’analisi pubblicata dal portale di informazione ‘News24’: “Trump semplicemente ritirerà gli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi, come fece George Bush con il Protocollo di Kyoto“. Se si allarga lo sguardo ad altri dossier prevale l’idea che difficilmente il nuovo presidente darà alla regione subsahariana la rilevanza accordatagli da Obama, figlio di padre keniano e promotore di un piano da almeno sette miliardi di dollari per l’elettrificazione del continente.

Anche Nick Mabey, esperto di clima in Gran Bretagna, ha affrontato il tema.  “Ho parlato con cinesi, con indiani e penso che il mondo sia cambiato da quando George W.Bush ha respinto il protocollo di Kyoto. Cina e India sanno che necessitano un clima stabile per soddisfare gli obiettivi di sviluppo e proteggere il loro popolo. E anche se l’impulso politico dovesse rallentare , questi Paesi sanno che è nel loro interesse andare avanti.”

Insomma, per il mondo, ora, Trump è un pericolo solo perché reputa il global warming una bufala di dimensioni cosmiche.