Trump manda a casa il responsabile della sua campagna elettorale
21 Giugno 2016
“Sei licenziato!”. Così Donald Trump ai tempi del reality show The Apprentice. Ma adesso il dito puntato è realtà ed è rivolto al manager della sua campagna elettorale.
Corey Lewandowski, l’uomo che il tycoon aveva difeso a spada tratta contro le accuse di aver strattonato una giornalista (poi cadute). Evidentemente ne ha combinata una di troppo e ora che la partita inizia a farsi sempre più seria, Trump ha deciso di rimescolare lo staff.
Sembra stia ascoltando chi gli consiglia di essere più conciliante, di ammorbidire se non i toni, almeno il suo approccio verso il resto del partito repubblicano e di addolcire il clima prima della convention del Grand Old Party a Cleveland tra un mese. Ora le energie vanno tutte indirizzate a sconfiggere definitivamente la Clinton, che negli ultimi sondaggi è in vantaggio.
“Non so perché”, ha risposto Lewandowski a chi gli chiede i motivi del suo licenziamento. Dalle indiscrezioni emerge che il 42enne non era tanto amato dai colleghi.
A maggio era addirittura circolata la voce secondo cui il direttore oggi licenziato stesse scrivendo un libro sulla stessa campagna, fondato sulla propria esperienza. Lewandowski aveva dovuto smentire ma probabilmente non è riuscito a convincere del tutto Trump. Per mettere a tacere la faida quest’ultimo, riferisce Politico, il candidato miliardario si era inventato la posizione di “Presidente” della campagna e l’aveva affidata a Manafort.
E pare che questa volta a consigliare il tycoon sia stata la figlia Ivanka insieme con il marito Jared Kushner che va assumendo sempre maggiore peso nell’entourage del suocero-candidato.