Trump sceglie Kelly per la sicurezza interna

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Trump sceglie Kelly per la sicurezza interna

08 Dicembre 2016

Dopo Mike Flynn e James Mattis, il don sceglie un altro generale per la sua amministrazione, nominando John Kelly alla guida del dipartimento di Sicurezza Interna. A riportare la notizia è il New York Times.

E come per gli altri due generali, uno consigliere per la Sicurezza Nazionale e l’altro capo del Pentagono, anche Kelly si è distinto per le critiche alle politiche del presidente Obama, in particolare per quanto riguarda le donne in ruoli di combattimento e per la chiusura di Guantanamo. Ma la scelta di Kelly – che fino allo scorso febbraio guidava l’U.S. Southern Command, che coordina le operazioni militari in centro e sud America ed ha anche la supervisione della prigione di Guantanamo – è una chiara dichiarazione di intenti riguardo alla volontà di rafforzare, se non militarizzare, la difesa dei confini meridionali lungo il quale, come è noto, Trump ha promesso di costruire un muro.

E’ la prima volta che al comando della Homeland Security arriva un militare. La Homeland Security è il terzo ministero in ordine di grandezza con 240.000 dipendenti. Gli altri militari designati da Trump sono James Mattis (detto “cane arrabbiato”, pure lui un ex generale dei Marines) alla Difesa, e il generale Michael Flynn come National Security Adviser. Resta aperta la possibilità di una quarta nomina visto che Trump incontrato in questi giorni il generale David Petraeus, ex capo della Cia, considerato come uno dei papabili per il Dipartimento di Stato.

Kelly è andato in pensione solo nel febbraio di quest’anno, quindi anche lui (come Mattis) avrà bisogno che il Congresso gli voti una deroga speciale alla regola per cui un militare non può avere incarichi di governo prima di 7 anni dal pensionamento. Di Kelly si ricorda anche una tragedia personale, la morte sul fronte afgano del figlio Robert Kelly, ucciso mentre combatteva i talebani nel 2010.