Trump sceglie Tillerson segretario di Stato. Amico di Putin
14 Dicembre 2016
Sarà Rex Tillerson, attuale amministratore delegato di ExxonMobil, il nuovo segretario di Stato nominato dal presidente eletto, secondo quanto riportato la stampa Usa. Per il momento, né Trump né il cosiddetto “transition team” hanno confermato la nomina di Tillerson attraverso i canali abituali, ma le probabilità che sia lui il nuovo segretario di Stato sono aumentato nelle ultime ore, soprattutto da quando anche l’ex candidato repubblicano Mitt Romney ha scartato l’ipotesi di assumere lui la carica, come invece avevano fatto intendere lo stesso Trump e il suo vicepresidente eletto, Mike Pence. “È stato un onore essere considerato quel ruolo. Ho grandi speranze che la nuova amministrazione guiderà la nazione con una posizione più forte, di prosperità e pace”, ha scritto in un messaggiosu Facebook.
Il signore del petrolio che si trasforma in capo della diplomazia americana sapendola lunga di business globale e “deal” transnazionali con ampi margini di profitto, Tillerson, è una purissima incarnazione del trumpismo e delle sue contraddizioni. E’ a lui che spetta il compito supremo di tagliare i ponti con la famosa genia dei politici “all talk, no action” andando in giro per il mondo a fare grande l’America così come ha fatto grande la compagnia figlia dell’avita casata dei Rockefeller. Nel 2015 la Exxon ha fatturato quasi 269 miliardi di dollari. L’ironia è che il più trumpiano dei membri dell’esecutivo non ha sostenuto il Don durante la campagna elettorale. Gli aveva preferito Jeb Bush. In quanto fratelli di Texas, i due s’intendono, e Tillerson s’intende anche con tutti i candidati repubblicani dell’establishment che nel corso degli anni ha generosamente finanziato.
La mossa dunque da una parte serve a Trump a tenersi buono il partito che tanto l’ha osteggiato, ora che i Repubblicani controllano i due rami del Congresso. Dall’altra, la nomina del manager è un’altra mossa di apertura verso Vladimir Putin. John Hamre, amministratore delegato di un think tank di cui Tillerson è consigliere, dice che il segretario in pectore “ha passato più tempo con Putin di ogni altro americano a eccezione di Kissinger” e la faccia gaudente del manager in compagnia di Putin al conferimento di un prestigioso riconoscimento di amicizia si è diffusa ovunque non appena il suo nome ha preso a circolare. Tillerson, che in Exxon è entrato come ingegnere della produzione nel 1975, è stato a capo di una divisione russa dell’azienda e si è battuto per la revoca delle sanzioni a Mosca. Si tratta di una scelta che è un taglio netto con la vecchia amministrazione.
A proposito, se siete di quelli “notriv”, sappiate che quando Tillerson era alla Exxon, ha interrotto la lunga tradizione della compagnia petrolifera di finanziare i gruppi che negano i cambiamenti climatici. Trump intanto ha dichiarato via Twitter che, “anche se la legge non lo impone, lascerò le mie società a due dei miei figli prima del 20 gennaio così da potermi concentrare a tempo pieno”.