Trump: “Se perdo non sosterrò candidato repubblicano”. Cruz: “Tanto vinco io”

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Trump: “Se perdo non sosterrò candidato repubblicano”. Cruz: “Tanto vinco io”

30 Marzo 2016

L’ultimo dibattito per le primarie presidenziali repubblicane andato in onda sulla Cnn è stato a dir poco movimentato. Ted Cruz ha voluto mostrarsi sicuro di sé: "Corro per vincere, non per fermare Trump. E vincerò". E, anche nel caso in cui non dovesse ottenere il numero dei delegati necessari prima della convention, Cruz punta a conquistare la nomination repubblicana. 

 

Donald Trump ascolta in silenzio. Fino a quando non gli viene chiesto, nel caso in cui dovesse perdere, se sosterrà il candidato repubblicano alla casa Bianca, risponde: “Non lo sosterrò”. John Kasich dalla sua postazione ci tiene a ribadire che lui è “il candidato migliore”, ma è stato penalizzato dal fatto che “nella maggioranza dei dibattiti è stato ignorato”. 

 

Sullo sfondo del dibattito, animato da Anderson Cooper, c’è il voto del prossimo 5 aprile in Wisconsin.  Il primo ad intervenire è Ted Cruz che senza giri di parole dice: servono bombardamenti a tappeto, che colpiscano le infrastrutture di Isis. L’altro fronte è quello della lotta alla droga. Cruz prende le distanze dai provvedimenti di Obama e si lascia andare al racconto della sorella morta per overdose.

 

Poi è la volta di Trump cui tocca difendersi dalle accuse di aver dato il ‘la’ allo scontro fatto di allusioni ed insulti su Twitter sulle rispettive mogli dei due candidati. Riassume così, infine, la sua agenda: "Sicurezza, sicurezza, sicurezza. Ma anche sanità e istruzione". La parola poi passa a John Kasich, il governatore dell’Ohio. Con la consueta moderazione alla stessa domanda per Trump risponde: "Mi hanno disturbato alcune cose che ho visto. Devo pensare a quali potrebbero essere le mie parole e a cosa significherebbe un appoggio a un candidato. Vedremo cosa succede".