Trump, stop a immigrazione per 7 paesi musulmani. Priorità per i cristiani perseguitati
28 Gennaio 2017
Rafforzamento dell’esercito e controlli più severi per impedire l’ingresso di terroristi islamici in Usa. Il presidente Donald Trump procede come un rullo compressore per mantenere le sue promesse elettorali. Ieri ha firmato altri due ordini esecutivi al Pentagono. Lo ha fatto dopo aver incontrato lo stato maggiore congiunto e partecipato alla cerimonia di giuramento del nuovo segretario alla difesa, il gen. Mattis, “l’uomo giusto al posto giusto”.
L’attenzione, i pregiudizi e la superficialità, però, sono soprattutto sull’ordine esecutivo con il quale Donald Trump intende “tenere i terroristi dell’Islam radicale fuori dagli Usa”. Si tratta dell’annunciato decreto sui “controlli accurati” per i rifugiati che arrivano da Paesi considerati a rischio. La firma è avvenuta al dipartimento della Difesa, dove si è svolta la cerimonia formale del giuramento del nuovo capo del Pentagono, James Mattis. “Non vogliamo terroristi nel nostro Paese – ha detto Trump – non dimenticheremo la lezione dell’11 settembre, non solo a parole ma anche con azioni”.
Ma il dato sul quale la stampa tergiversa è che il presidente americano Donald Trump ha dichiarato di voler dare priorità ai cristiani rispetto ai musulmani nell’ambito della revisione del programma di accoglienza dei rifugiati. La misura prevede la sospensione per tre mesi dell’ingresso negli Stati Uniti dei cittadini di Iraq, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen, e a tempo indefinito quello dei siriani. E in un’intervista concessa ieri all’emittente Christian Broadcasting Network, alla domanda se consideri i cristiani perseguitati una priorità nel processo di revisione del programma di accoglienza, Trump ha risposto: “Sì. Vengono trattati in modo orribile. Lo sa che per i cristiani in Siria è impossibile, o almeno molto difficile venire negli Stati Uniti? Mentre i musulmani possono venire … E penso che questo sia molto, molto ingiusto. Per questo li aiuteremo”. Stando ai dati del Centro di ricerca Pew, riportati oggi da Usa Today, nel 2016 gli Stati Uniti hanno accolto 12.587 siriani, di cui il 99% di fede islamica e meno dell’1% di fede cristiana. Complessivamente, nel 2016 gli Stati Uniti hanno accolto 38.901 profughi musulmani e 37.521 profughi cristiani.
Intanto ieri c’è stata la versione rinnovata della storica special relationship che ebbe con Ronald Reagan e Margaret Thatcher il suo punto più alto. May è stata la prima leader straniera a fare il suo ingresso nella Casa Bianca della nuova gestione, e ha ricambiato la gentilezza invitando il presidente Usa e la first lady Melania nel Regno Unito per una visita ufficiale. “Le relazioni tra Washington e Londra non sono mai state più forti”, ha detto Trump durante la conferenza stampa congiunta a Pennsylvania Avenue, ricordando il “rapporto speciale” che lega le due Nazioni. “Ci saranno dei punti su cui non saremo d’accordo, ma la cosa fondamentale è che dialoghiamo”, ha affermato da parte sua May, sottolineando: “Dobbiamo ridare prosperità ai nostri popoli”.