Trump: via i clandestini dagli USA, muro con Messico si farà

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Trump: via i clandestini dagli USA, muro con Messico si farà

14 Novembre 2016

Immigrazione, assistenza sanitaria e nomina dei giudici della Corte suprema. Il programma del presidente eletto Donald Trump prende forma nella prima intervista televisiva concessa a “60Minutes” della Cbs. “Io sono a favore della vita. I giudici saranno pro-vita“, ha detto parlando della nomina del giudice della Corte suprema, rimasta con otto componenti dopo la morte a febbraio del conservatore Antonin Scalia. Trump vuole giudici pro-life e che difendano il diritto a possedere armi, previsto dal secondo emendamento della Costituzione. I giudici, ha detto Trump, “saranno pro-vita” e “molto a favore del secondo emendamento”. 

Altro tema è l’immigrazione. Trump ha confermato di voler costruire una barriera anti-migranti al confine con il Messico, che avrà alcune parti non in muratura, ma di recinzione. Tolleranza zero con i clandestini, obiettivo è espellere “probabilmente due milioni, possibilmente anche tre milioni”, di immigrati “con precedenti penali”. Trump parla anche dell’incontro con Obama, un uomo a suo dire “fantastico”, “molto intelligente”, “molto amichevole” e dotato di “un gran senso dell’umorismo. Tra le materie affrontate, Trump ha citato nello specifico il Medioriente, la Corea del Nord e, soprattutto, la contestata riforma sanitaria nota come “Obamacare“. Di questa vorrebbe mantenere un paio di punti, come la disposizione che obbliga ad assicurare le persone con malattie pre-esistenti e quella che permette di estendere la copertura sanitaria di un adulto ai figli fino al compimento dei 26 anni. 

Trump ha anche cercato di placare le polemiche per i numerosi episodi di razzismo di cui si sarebbero macchiati alcuni dei suoi sostenitori: “Se aiuta, lo dirò e lo dirò direttamente di fronte alle telecamere: fermatevi”. Al tempo stesso il presidente eletto si è rivolto alle migliaia di persone scese in piazza in almeno 30 città degli Usa per contestare la sua elezione, dicendo loro di “non aver paura”. Intanto vanno avanti le proteste nel Paese, migliaia di persone hanno marciato a Manhattan, partendo dalla proprietà di Trump a Columbus Circle e dirigendosi verso i grattacielo del tycoon a meno di un miglio di distanza. 

Un migliaio di persone hanno manifestato a San Francisco, in California, così come nella baia di Oakland. A Portland, centro nevralgico delle contestazioni dei giorni scorsi, con almeno 70 arresti, la proteste sono andate avanti ma con maggiore tranquillità. Arrivano anche i primi nomi che comporranno la sua squadra di governo. Reince Priebus, presidente del Comitato nazionale repubblicano, è stato scelto come capo dello staff, mentre Stephen Bannon, il numero uno della campagna elettorale, una figura dell’ala più conservatrice, sarà ‘chief strategist’ (capo stratega) e consigliere anziano del presidente.