Tunisia: esclusa dai risultati la lista Petition Populaire
28 Ottobre 2011
di redazione
Nuova fiammata di violenza in Tunisia: a innescarla non è stato l’esito del voto per l’Assemblea Costituente, col trionfo del partito islamico Ennahdha, ma la decisione della commissione elettorale di escludere in sei circoscrizioni le liste di Petition Populaire, il partito del tycoon Hachmi Hamdi, per la presenza di candidati compromessi col passato regime. A Sidi Bouzid, dove è nato Hamdi, la sede di Ennahdha è stata incendiata e il Municipio attaccato. Proteste anche a Sfax e Kasserine.
Sembra essere comunque tornata tranquilla la situazione nelle città tunisine travolte, la scorsa notte, da una ondata di violente proteste dopo la cancellazione delle liste del partito Petition Populaire in sei circoscrizioni.
Gli incidenti sono partiti da Sidi Bouzid (dove e’ stata incendiata la locale sede del partito Ennandha, vincitore delle elezioni; saccheggiato il municipio e assediato il governatorato) per poi allargarsi anche ad altri centri vicini sempre per le stesse motivazioni.