Tunisia. Oggi la formazione del nuovo governo
17 Gennaio 2011
di redazione
Sarà annunciata oggi la composizione del nuovo governo tunisino dopo la deposizione dell’ex presidente Zine El Abidine Ben Ali, costretto ad abbanondare il Paese venerdì dopo una rivolta popolare in corso da un mese. Secondo esponenti dell’opposizione, nel nuovo esecutivo non saranno inclusi partiti vicini al presidente caduto in disgrazia dopo 23 anni al potere. Dopo un incontro con i leader dei principali partiti di opposizione, il premier Mohammed Ghannouchi ha deciso di escludere i partiti vicini al precedente governo. Secondo anticipazioni, il nuovo esecutivo sarà invece composto da rappresentanti del movimento Ettajdid (Rinnovamento), PDP, del Fronte democratico per il Lavoro e le Libertà (FDTL), così come da figure indipendenti.
Le prossime elezioni presidenziali saranno poi monitorate da un comitato indipendente e da osservatori internazionali. È quanto ha assicurato Maya Jribi, segretario generale del Partito democratico progressista (PDP), ricordando che il nuovo governo sarà composto da rappresentanti del movimento Ettajdid (Rinnovamento), PDP, del Fronte democratico per il Lavoro e le Libertà (FDTL), così come da figure indipendenti. "Le prossime elezioni saranno sorvegliate da un comitato indipendente e da osservatori internazionali, per garantire elezioni libere e trasparenti", ha sottolineato la dirigente, che ha precisato che i tre partiti hanno chiesto un’amnistia generale per tutti i detenuti politici.
La famiglia del presidente tunisino deposto Zine El-Abidine Ben Ali è fuggita dalla Tunisia portando con sè 1,5 tonnellate d’oro. Lo riferiscono i servizi segreti francesi citati dal quotidiano Le Monde, secondo cui la first lady Leila Trabelsi si è recata nella Banca di Tunisi a prendere lingotti d’oro prima della caduta del regime. Inizialmente il governatore si è rifiutato di consegnare l’oro, ma in seguito all’intervento di Ben Ali ha ceduto. Quindi, sempre secondo informazioni dei servizi segreti francesi, la moglie del presidente è partita per Dubai e dopo si è trasferita a Gedda, in Arabia Saudita. "Sembra che la moglie di Ben Ali sia partita con l’oro – spiega un alto funzionario di Parigi al quotidiano francese – 1,5 tonnellate d’oro, pari a 45 milioni di euro".
Il presidente Ben Ali, dal canto suo, non credeva che la sua uscita di scena sarebbe stata così rapida. In base alle informazioni di Parigi, l’ex leader tunisino avrebbe anche registrato un messaggio alla nazione che però non ha avuto il tempo di diffondere. Ben Ali non voleva quindi lasciare il Paese volontariamente, ma è stato destituito. Un ruolo fondamentale nella sua caduta l’hanno avuta l’esercito e il capo di stato maggiore, che si è rifiutato di sparare sulla folla, secondo quanto riferiscono i servizi segreti europei.