Turchia, autobomba esplode davanti all’università di Kyseri. Diversi i feriti
17 Dicembre 2016
Sono almeno tredici i morti e ancora indecifrati i feriti. E’ questo il bilancio provvisorio dell’attentato compiuto questa mattina a Kayseri, nel centro della Turchia. L’esplosione, hanno riferito i canali televisivi locali, è stata causata da un’autobomba, parcheggiata a una fermata degli autobus, uno dei quali è stato completamente distrutto. Secondo l’agenzia di stampa Dogan la deflagrazione ha avuto luogo nell’area in cui sorge l’università Erciyes.
Le prime immagini della televisione Ntv mostrano i rottami in fumo del veicolo. Kayseri, città con oltre un milioni di abitanti nel centro della Turchia, è un centro industriale che finora era stato risparmiato dagli attentati che hanno colpito il lungo 2016 turco.
Solo una settimana fa c’era stato un attentato nel centro di Istanbul, rivendicato da militanti curdi, ha causato la morte di quarantaquattro persone. In quella occasione il premier Erdogan aveva assicurato che i mandanti e gli autori della duplice strage di Istanbul “pagheranno un alto prezzo”. Proprio il giorno prima aveva riaffermato l’impegno a combattere ogni forma di terrorismo: “Il mio Paese e il mio popolo possono essere certi che combatteremo la piaga del terrorismo fino alla fine, non lasceremo che gli attacchi restino impuniti”.
Ed aveva aggiunto: “Purtroppo abbiamo martiri e feriti. Quando la Turchia fa un passo positivo verso il futuro, la risposta delle organizzazioni terroristiche è il sangue, la brutalità, il caos. Il Pkk, Daesh (Isis), Feto (la presunta rete golpista di Fethullah Gulen) e tutte le organizzazioni terroristiche attaccano il nostro Paese e la nostra nazione con lo stesso scopo”.