Turchia, autobomba fa 14 morti. Arrestati 22 membri partito curdo

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Turchia, autobomba fa 14 morti. Arrestati 22 membri partito curdo

18 Dicembre 2016

 E’ salito a 14 il numero dei militari uccisi nell’attentato che ha colpito la citta’ di Kayseri, nel centro della Turchia. 55 persone sono rimaste ferite. A dirlo la agenzia di stampa “Anadolu”. Un altro militare e’ morto in ospedale nella notte, a seguito delle ferite riportate. Secondo il procuratore della citta’ di Kayseri, 15 persone sono state arrestate in relazione all’attacco. “Per ora tutti gli indizi portano al Pkk”, ha dichiarato il vicepremier Numan Kurtulmus in un’intervista rilasciata all’emittente “Ntv”. 

La dichiarazione del vice primo ministro fa eco a quella del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che poco dopo l’attentato ha accusato il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk). “La Turchia e’ sotto attacco da parte di organizzazioni terroristiche, soprattutto da parte dell’organizzazione terroristica separatista”, ha detto Erdogan. 

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa turca “Dogan”, l’esplosione si e’ verificata nel momento in cui l’autobus, sul quale viaggiavano militari in libera uscita, ha affiancato un auto imbottita di esplosivo. L’attacco arriva dopo il doppio attentato allo stadio di Istanbul, che ha provocato la morte di piu’ di 40 persone, rivendicato dai miliziani curdi. 

L’Hdp, il partito curdo, ha condannato l’attentato attraverso un comunicato pubblicato sulla sua pagina Twitter. “Questo vortice di violenza portera’ il paese nel caos”, si legge nella nota. “Dobbiamo tutti essere dalla parte della pace, della giustizia, della democrazia e della liberta’, per porre fine a questo dolore e impedire il verificarsi di nuove tragedie”. 

L’Hdp chiede di “porre fine alle politiche e al linguaggio che polarizzano il paese, sia nella politica interna che estera”. Il mese scorso, tredici deputati dell’Hdp sono stati arrestati e 10 incarcerati con l’accusa di sostenere il gruppo terroristico del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk). Tra questi il presidente dell’Hdp, Selahattin Demirtas.