Turchia, dopo il direttore anche l’editore di ‘Cumhuriyet’ viene arrestato
11 Novembre 2016
L’amministratore delegato della fondazione che gestisce il quotidiano turco di opposizione laica Cumhuriyet, Akin Atalay, è stato fermato dalla polizia al suo arrivo dalla Germania all’aeroporto Ataturk di Istanbul. Atalay era ricercato nell’ambito dell’inchiesta che la scorsa settimana ha portato all’arresto di nove reporter e amministratori del giornale ‘anti-Erdogan‘, compreso il direttore Murat Sabuncu. L’accusa è di sostegno “terroristi” della presunta rete golpista di Fethullah Gulen e al Pkk curdo. Lo riporta l’agenzia statale Anadolu. L’operazione contro Cumhuriyet, simbolo della stampa di opposizione al presidente Erdogan, aveva suscitato proteste in Turchia e allarmi a livello internazionale per la libertà di espressione in Turchia.
L’elenco delle oppressioni in Turchia si fa sempre più lungo e sempre più preoccupante: la scrittrice Asli Erdogan, pubblicata e rappresentata a teatro anche in Italia, e da ormai due mesi in prigione per far parte del board del quotidiano filo-curdo Ozgur Gundem (ora chiuso), e per lei è stato chiesto l’ergastolo per “attività terroristiche”. Due settimane fa, all’inaugurazione della Fiera di Francoforte, una sua lettera appello era stata letta dal presidente della manifestazione, causando commozione.
Dopo le lettere degli scrittori in cella sono adesso gli intellettuali, gli editori, i giornalisti, i politici europei a scrivere ai colleghi turchi imprigionati. Le lettere sono raccolte in un blog turco tradotto anche in inglese, e dove ci sono gli originali in lingua. Il presidente dell’Accademia dei Lincei ha scritto dall’Italia, “Rivolgo al governo turco un rispettoso appello perché possa scarcerare al più presto Ahmet e Mehmet Altan, con ciò confermando o affermando il diritto dei cittadini turchi alla piena libertà di opinione. Limitare la libertà di opinione e di espressione imprigionando gli oppositori sarebbe un segno di debolezza, che il governo turco non dovrebbe in nessun caso dare”. E hanno scritto anche la direttrice dell’Istituto filosofico del CNR, Manuela Sanna; il leader verde Cem Ozdemir dalla Germania e Daniel Cohn Bendit dalla Germania. Dalla Turchia un profluvio di autori, ovviamente.