Turchia. Strage durante festa di matrimonio: 45 morti, escluso terrorismo
05 Maggio 2009
di redazione
Diversi arresti sono stati effettuati nella notte dalla polizia turca impegnata nelle indagini sulla strage compiuta ieri sera ad una festa di nozze nel sudest del paese. Nel riferirne, i media locali riportano anche le dichiarazioni del ministro dell’Interno, Besir Atalay, secondo il quale la pista terroristica sembrerebbe al momento da scartare. "Le prove finora raccolte – ha detto il ministro rispondendo a una domanda su un coinvolgimento del Pkk – mostrano che il massacro non è stato compiuto da un gruppo terrorista, ma le indagini sono in corso" per chiarire le circostanze e i motivi della strage.
Al momento quella di una faida tra famiglie sembra essere la tesi più accreditata tra gli inquirenti che cercano di far luce sull’aggressione compiuta da un gruppo di uomini armati di fucili automatici e bombe a mano che ha fatto irruzione nel pieno di una festa per la celebrazione di un matrimonio nella località di Sultankoy ed ha aperto il fuoco.
La strage è avvenuta ieri sera in un villaggio del sud-est della Turchia a maggioranza curda, dove uomini armati hanno fatto irruzione alla festa di una coppia di sposi, uccidendo almeno 45 persone. Tra le vittime figurano molte donne e bambini. Dopo che le prime notizie della strage erano state diffuse dalle tv turche, sono state le autorità locali a dare una prima ricostruzione dell’accaduto e a fornire il bilancio delle vittime.
Il governatore della provincia di Mardin, Ahmet Ferhat Ozen, ha detto che 41 persone – poi il bilancio delle vittime è salito a 45 – sono rimaste uccise quando uomini armati non identificati hanno attaccato la festa di matrimonio nel villaggio di Sultankoy, a 20 chilometri da Mardin. A quanto ha riferito, gli assalitori, che indossavano delle maschere, hanno fatto irruzione nel salone dove erano riuniti i commensali del pranzo di nozze e hanno aperto il fuoco con fucili automatici e granate. Ozen ha anche spiegato che molte persone sono rimaste ferite e che il numero delle vittime potrebbe ancora salire.
Le tv locali hanno sottolineato che negli anni recenti nel villaggio c’è stata una sanguinosa faida. Secondo l’agenzia di stato Anadolu, le nozze nelle quali è avvenuto l’attacco erano quelle della figlia del capo del villaggio. Il giornale turco Hurriyet riporta sul suo sito web che erano quattro gli assalitori che hanno operato il massacro. La locale polizia paramilitare è stata subito inviata nel villaggio sulle loro tracce.
Ad Ankara, il primo ministro Recep Tayyip Erdogan è stato subito informato della strage dal ministro dell’Interno Besir Atalay. Secondo i media locali, le famiglie sia dello sposo che della sposa includono membri della milizia promossa dallo Stato turco, il cui compito è combattere la guerriglia dei separatisti curdi nella regione. Nel sud-est della Turchia, i ribelli separatisti curdi sono attivi da circa 25 anni. Anche sanguinosi regolamenti di conti sono particolarmente frequenti nella regione.