Tutti (invidiosi) contro Carlà

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Tutti (invidiosi) contro Carlà

08 Maggio 2012

Giorni di scatoloni, pulizie e sbuffi all’Eliseo. Il prossimo 15 maggio, infatti, la coppia presidenziale più chiacchierata degli ultimi tempi, quella composta dall’ormai ex Président de la République Nicolas Sarkozy e dell’algida ex modella Carla Bruni dovrà abbandonare il 55 di rue du Faubourg-Saint-Honoré per lasciare spazio ai trionfanti François Hollande e compagna.

Dal momento in cui si sono chiuse le urne e i francesi hanno eletto il loro nuovo presidente, tutti quanti non hanno fatto altro che dare addosso alla Carlà spodestata dalla poltrona d’oro di Première dame ricoprendola di ironie e sfottò. “Carla Bruni ha cambiato il suo status su Facebook: da ‘sposata’ a ‘situazione complicata’” si legge su Twitter. Ancora: “Avvistata cantautrice stonata con chitarra all’aeroporto di Roissy” e “Hollande vince le presidenziali. Panico in Francia. La Bruni potrebbe tornare a cantare…”. E c’è chi cita il titolo di una canzone della Bruni “Notre grand amour est mort” per anticipare il futuro del suo matrimonio con Sarkozy.

La rete e i giornali sono spietati e non mancano di ipotizzare che la bella Carlà molli il perdente Sarkozy e inizi a corteggiare il nuovo presidente. In molti ipotizzano si sia già iscritta a Meetic.it, il sito per incontri in cerca “di… un nuovo presidente”. Altri twittavano col ghigno fingendosi l’Alfonso Signorini di Francia: “Rumors non confermati parlano di una Carla Bruni parecchio infatuata di Hollande”.  E ancora: “Sms di Carla Bruni a Hollande: ‘Non credi che dovremmo conoscerci meglio?”. Senza contare che c’è chi ritirando fuori la frase che l’ex modella pronunciò qualche anno fa sul rifiuto delle sue origini italiane scrive: “Si è presentata da Hollande sfoggiando la maglietta Italians do it better”.

Insomma per la povera Carlà non c’è pace. Oltre al danno (la sconfitta elettorale e il declino politico di suo marito), è costretta a sopportare pure la beffa essendo ormai diventata oggetto di una feroce invettiva tutta femminile e sinistrorsa – caratteristica, quest’ultima, propria del dna radical-chic della Bruni. Allora, siamo d’accordo sul fatto che sia un po’ snob e antipatica. E siamo altrettanto consapevoli che non sia un fenomeno con la chitarra. Ma che colpa ne ha Carlà se, tra tutti gli uomini che ha avuto, l’ultimo in lista – quello probabilmente più celebre – si trova adesso a rivestire i panni del “perdent”? Che tutto questo accanimento sia nient’altro che la revenge delle donne e dei socialisti contro un’icona della bellezza a lungo odiata per aver varcato la soglia dell’Eliseo?

di Alma Pantaleo