Tutto il fango gettato sul Cav. finirà in un bestseller di Marco Travaglio
17 Marzo 2010
Strano, una legge odiata da Berlusconi, convinto che chi più ha (voti) più merita (minuti), condivisa dai liberali fondamentalisti, quelli che l’uguaglianza dei punti di partenza.., idolatrata dalla sinistra che sogna un meccanismo dove chi meno riceve (consenso) più possiede (trasmissioni partigiane), insomma la legge sulla par condicio, è diventata, e addirittura nella sua versione più rigorosa e intransigente – Propaganda Zero – il ferro di lancia del centrodestra in questa campagna elettorale.
Strano, il Pool di Telecamere Pulite, che appena un mese fa scendeva sulla piazza digitale con la barba incolta e la Costituzione nel portafoglio, accusando la commissione Rai di togliere agli italiani il pane della verità e preannunciando il boicottaggio della delibera, ora si appella alla stessa commissione per riavere ciò che non gli sarebbe mai stato tolto se quella strana protesta non fosse stata inscenata.
Strano, Michele Santoro, che abitualmente ascolta i Pm, è stato ascoltato dai Pm, che probabilmente volevano indagare se le sue trasmissioni piacciono a Berlusconi, cosa che forse i magistrati di Trani, guidati dal dottor Capristo, riusciranno ad appurare. Almeno, infatti, Santoro parla. Il dottor Pierpaolo Stefanelli, musicologo, invece non parlava. Aveva l’Aids, era sul letto di morte, non riusciva né a sollevare la testa dal capezzale né a pronunciare il suo stesso nome. Ma per il dottor Capristo, che nel 1993 conduceva l’inchiesta sul rogo del Tetaro Petruzzelli, era un testimone decisivo. Poteva incastrare il direttore del Teatro, accusato di essere il mandante dell’incendio doloso all’origine del disastro. Stefanelli rantolava, era in stato confusionale, sarebbe morto dieci giorni dopo. Non riuscì a proferire una frase compiuta, non rispose a nessuna domanda, ma il dottor Capristo utilizzò ugualmente quell’interrogatorio come atto d’accusa. Un anticipatore: già nel 1993 applicava alla giustizia il meccanismo di simulazione dei talk show di oggi. E pazienza se alla fine il presunto reo sarebbe stato definitivamente scagionato da ogni colpa. Diciassette anni dopo, comunque.
Alle volte ritornano, le vicende più triste, più sconclusionate. Come le presunte pressioni politiche sulla Rai. Ma quando mai! Direttori di Tg che ricevono telefonate dai politici? Quando mai! O garanti di questa e quella autorità “indipendente”, scelti dai partiti, che ai partiti del loro operato rispondono. Quando mai! Oggi a Trani quello che è stato l’ordinario e scontato modo di fare di tutti i leader politici dalla fondazione della Rai ad oggi si chiama concussione, minacce contro organi dello Stato, e chi più ne ha più ne metta.
Chi denuncia vere o presunte violazioni della legalità, reclama provvedimenti a filo di legge, chiede che non vengano istruiti in Rai processi paralleli a quelli celebrati nelle aule di giustizia, è sotto accusa. Chi contro la legge lascia filtrare sulla stampa per fini tanto chiari quanto inconfessabili intercettazioni di discutibilissima legittimità a carico di un presidente del Consiglio, nel bel mezzo di una campagna elettorale, pretende invece di ricoprire la parte dell’eroe perseguitato dal Palazzo.
Come la storiaccia finirà si sa già: con un bestseller di Marco Travaglio. E con il varo di una nuova legge sulle intercettazioni che non verrà mai approvata. E col rilancio, che durerà lo spazio di un sospiro, dell’ipotesi di privatizzare la Rai. E, naturalmente, con la ripresa, dopo la vacanza elettorale, dei sanguigni talk show di Santoro. Che continuerà come pria ad alimentare l’insofferenza berlusconiana, tanto scontata quanto improduttiva e tutto sommato autolesionista. Perché la verità è che se Santoro non ci fosse Berlusconi lo dovrebbe inventare (cosa che infatti fece a metà degli anni Novanta, portandolo a Mediaset quando la sinistra assalita da un momento di lucidità lo rimosse dalla Rai).
Se le le elezioni non andranno poi così male per il centrodestra Berlusconi potrà infatti ancora una volta dire grazie ai suoi nemici prediletti, quelli che fanno la faccia feroce e poi passano alla cassa, quelli che nel palazzi di giustizia e negli studi televisivi si ingegnano a far levitare gli indici dell’audience, bellamente estranei agli affari di governo. Se la sinistra è questo, mugugneranno gli elettori incerti del Pdl, beh, al mare ci si va la settimana che viene.