Ucraina. Agenti dei servizi segreti irrompono nella sede di Naftogaz

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Ucraina. Agenti dei servizi segreti irrompono nella sede di Naftogaz

04 Marzo 2009

Un commando di una ventina di uomini armati e coperti da passamontagna ha fatto irruzione nel quartier generale di Naftogaz, la compagnia di Stato ucraina del gas. Secondo quanto è stato appreso si tratterebbe di unità dei servizi di sicurezza ucraini.

La compagnia del gas, nel mirino delle dispute con la Russia per i rifornimenti del gas sia a uso interno che quello diretto ai clienti europei, sarebbe sotto "regolare inchiesta nel quadro di un caso penale. I nostri inquirenti si sono recati al quartier generale accompagnati da diversi uomini delle forze speciali. Stanno semplicemente esaminando il materiale di cui hanno bisogno", ha dichiarato Marina Ostapenko, portavoce dei servizi di sicurezza, citata dall’Agenzia di stampa russa Itar-Tass.

Al centro dell’inchiesta ci sarebbe un dissidio tra Naftogaz e RosUkrEnergo, una controversa società mista russo-ucraina al centro più volte di operazioni poco trasparenti e, tra l’altro, in passato la Ros UkrEnergo ha fatto da intermediaria nelle forniture di gas della russa Gazprom all’Ucraina. L’inchiesta riguarderebbe quindi le accuse di appropriazione indebita di sei miliardi di 6,3 miliardi di metri cubici di gas di proprietà del consorzio RosUkrEnergo, la joint venture fra Gazprom e imprenditori ucraini che gestisce le esportazioni di gas, per un valore complessivo di oltre 7 miliardi di grivni, la valuta ucraina (700 milioni di euro al cambio ufficiale). Nella sede della Naftogaz sarebbero attualmente in corso quindi interrogatori dei dirigenti e perquisizioni negli archivi della compagnia.

Ma alcune voci suggeriscono che dietro all’operazione odierna degli agenti della sicurezza ci sia un conflitto politico: la disputa tra il premier ucraino Iulia Timoshenko e il presidente Viktor Iushenko. Naftogaz infatti è controllata dal governo di Kiev, mentre al presidente fanno capo gli agenti della sicurezza e la società RosUkrEnergo.

Poche ore prima i servizi dell’Sbu avevano arrestato un alto funzionario del fisco con l’accusa di aver consentito la distribuzione in Ucraina di 13,7 miliardi di metri cubici di gas in transito nei gasdotti del Paese, una quantità di gas che non era destinata, questa l’accusa, ai clienti ucraini. Al centro dell’inchiesta della Sbu, si legge in un comunicato, un possibile accordo segreto fra Naftogaz e compagnie ucraine per la vendita sottobanco di gas per un valore di 3,9 miliardi di dollari. In seguito all’interruzione dei rifornimenti di gas russo all’Ucraina, Naftogaz era stata accusata da Mosca di aver sottratto il gas diretto ai clienti europei per uso interno.

Secondo il portavoce di Naftogaz, Valentin Zemlianski – citato dall’agenzia Interfax – "tra 15 e 20 agenti armati hanno cercato di sequestrare i documenti originali degli accordi firmati da Naftogaz con la russa Gazprom sul transito e sulle forniture del metano russo all’Ucraina per il periodo tra il 2009 e il 2019". Il portavoce ha aggiunto di non sapere se tali documenti siano stati o meno sequestrati, osservando che in caso di sequestro verrebbe sospesa del tutto l’attività di Naftogaz.