Ucraina, caos nelle Borse e mercati. Gazprom perde il 12 per cento
03 Marzo 2014
di redazione
La crisi in Ucraina affonda le borse e impaurisce i mercati. Crolla il Micex russo, il dato peggiore dal febbraio del 2009. Male anche Milano, mentre l’euro supera quota 50 contro il rublo, la divisa russa. A rafforzarsi dollaro e yen, insieme alle materie prime come oro e petrolio, ma anche il grano di cui Mosca e’ grande esportatrice. La decisione del Parlamento russo di inviare 15.000 uomini in Crimea, la penisola della Ukraina sul Mar Nero, getta insomma nello scompiglio la finanza internazionale. L’indice Micex russo ha perso il 13,5% chiudendo a -10,8 punti percentuali. Grosse perdite per Gazprom, il colosso del gas russo, che ha perso 12 punti percentuali. Intanto la Banca centrale russa ha annunciato un rialzo dei tassi al 7%, per il manifestarsi di rischi inflattivi e alla stabilità finanziaria. Per le borse europee male il Ftse mib di Milano che perde il 3,34%, l’indice tedesco perde il 23,44, la borsa di Parigi il 2,66, mentre Londra subisce perdite più contenute all’1,49%. In calo anche Wall Street, con il Dow Jones che perde lo 0,9% e il Nasdaq lo 0,7.