Ucraina: il “dialogo costruttivo” secondo l’animale Kadyrov
02 Luglio 2022
Le case di Lysychansk, nel Lugansk, Ucraina orientale, bruciano una alla volta. I bombardamenti russi sono così pesanti che quasi non c’è tempo di raccogliere i feriti, figurarsi dare sepoltura ai morti. Gli incendi divampano sulla linea del fronte dove i russi hanno scatenato l’offensiva finale.
L’animale Kadyrov, il boia della Cecenia chiamato dal criminale psicopatico del Cremlino a guidare l’offensiva a Lysychansk, si vanta con l’agenzia di stampa Interfax: “Per prendere d’assalto i quartieri, i nostri soldati usano nuove tecniche che danno eccellenti risultati”. Animale, in altri tempi le ombre lo avrebbero già fatto sparire con una rendition.
“La trappola si è chiusa e Lysychansk è completamente circondata dalle truppe alleate”, aveva scritto in precedenza l’animale. A Sloviansk, sempre nell’est dell’Ucraina, Mosca usa bombe a grappolo. Razzi, missili, bombe o proiettili di artiglieria composte da un contenitore che al suo interno racchiude altre munizioni che si disperdono su una vasta area in prossimità del bersaglio. Armi vietate.
Mentre in Europa si balbetta di gas, inflazione e si prenota il prossimo viaggetto estivo, “fa troppo caldo per mettere la mascherina, signora mia”, mentre l’Occidente sembra già stanco del sostegno dato all’Ucraina, nelle terre invase si continua a combattere, a morire, a fuggire.
Mentre Kadyrov avanza, ancora una volta il portavoce del Cremlino Peskov chiede di “dialogare in modo costruttivo”. Psicopatici, animali e pagliacci. Nel regime al potere in Russia il più pulito ha la rogna.