Ucraina, premier Azarov: mi scuso ma non me ne vado

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Ucraina, premier Azarov: mi scuso ma non me ne vado

04 Dicembre 2013

Mykola Azarov, il premier dell’Ucraina, si scusa per l’uso della forza contro i manifestanti in piazza dell’Indipendenza a Kiev, ribatezzata da chi protestava "Euromaidan". Parlando in parlamento, Azarov ha accusato la dissidente Yulia Tymoshenko di aver svenduto l’Ucraina quando nel 2009 sottoscrisse gli accordi sul gas con l’attuale presidente russo Putin sul nuovo prezzo del gas.  Oggi però è il Governo Azarov a rifiutarsi di firmare gli accordi di associazione con l’Unione Europea e durante il suo discorso il premier, che parla ed ha origini russe è stato sonoramente fischiato. Martedì mattina, l’esecutivo è rimasto comunque in sella superando il voto di sfiducia. Ma in Ucraina non è tornata la pace, con i manifestanti riuniti davanti al Parlamento che chiedono di firmare gli accordi con la Ue. Il problema è che le violente manifestazioni contro Azarov e il presidente Yanukovich potrebbero mandare all’aria l’economia del Paese, che versa già in condizioni difficili. Il rischio è che l’Ucraina perda investimenti stranieri, andando incontro a una pesante crisi monetaria prima delle elezioni del 2015. Il mondo finanziario, per ora cauto, potrebbe scommettere sulla svalutazione della valuta ucraina. La manifestazione dei giorni scorsi è stata la più grande dopo la Rivoluzione arancione di nove anni fa, con l’occupazione del municipio di Kiev e Ianukovich rinchiuso per sicurezza nella sua residenza fuori città.