Udc. Casini lancia un nuovo partito entro fine anno: “Non lo guiderò io”

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Udc. Casini lancia un nuovo partito entro fine anno: “Non lo guiderò io”

04 Aprile 2009

"Il partito che nascerà alla fine dell’anno dovrà essere aperto. Né pensiero unico, né leader unico. Un partito che io personalmente non guiderò perché nessuno può pensare di avere corsie preferenziali". Il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, lo dichiara nel suo intervento a conclusione dell’assemblea nazionale del partito.

"Noi ci mettiamo in cammino – spiega Casini – il partito che dovrà nascere alla fine dell’anno deve avere delle caratteristiche: aperto a donne e giovani, ai movimenti, sarà un partito plurale dove non ci può essere un pensiero unico né un leader unico".

"Noi saremo in campo, ma dobbiamo metterci tutti in discussione. E di questo partito identifico due grandi padri: Alcide De Gasperi ed Helmut Kohl", ha proseguito sottolineando che il nuovo partito "dovrà essere un partito popolare, non populista" e "finalizzato non a false elezioni ma europeo ed occidentale e laico come lo fu la Democrazia cristiana, un partito cattolico e liberale".

Per Casini il partito governerà quando "si saranno spenti i fuochi fatui della propaganda e della demagogia. Quando la suggestione sarà finita noi ci saremo. Non dobbiamo avere paura – prosegue -, non dobbiamo avere fretta ma soprattutto non dobbiamo consentire a nessuno di svendere la nostra prospettiva per mettere il proprio sedere su qualche assessorato. È una cosa che non possiamo consentire a nessuno".

Secondo Casini, "l’illusione bipartitica cadrà fin dalle prossime elezioni europee, noi siamo l’alternativa, quella vera e siamo pronti a concorrere al governo del Paese, ma non chiedeteci con chi stiamo perchè se facessimo una scelta di campo ora saremmo solo e semplicemente in contraddizione con noi stessi. È un passaggio difficile ma non smarriamo la bussola per non giocarci la nostra credibilità".

Il leader dell’Udc parla della necessità di costruire una politica nuova sulla quale invita i centristi a rischiare. "Costruire una politica nuova che non ricalchi vecchi pregiudizi ideologici della sinistra e proponga una ricetta di modernizzazione dell’Italia. Rifiutare il populismo e la demagogia, così come una certa deriva individualista e libertaria è il compito di chi pensa all’Italia e agli italiani indicando una meta, un grande disegno come quello dei padri che hanno costruito il nostro Paese".

Casini propone quindi a giovani ed anziani un patto generazionale: "Prendiamoci per mano – dice – con un nuovo patto di solidarietà tra le generazioni perchè cambiare non è una possibilità ma un dovere per tutti. Siamo consci che le forze che puntano alla modernizzazione e al cambiamento sono una minoranza ma aiutateci a costruire una nuova casa, la casa degli italiani".