Ue a Italia: “In manovra buco di 3,4 miliardi”

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Ue a Italia: “In manovra buco di 3,4 miliardi”

16 Gennaio 2017

La Commissione Ue invierà a breve una lettera all’Italia con la richiesta al Governo di chiarire l’andamento del debito pubblico nel 2017, e di assumere impegni precisi sulla correzione dei conti entro il primo febbraio, data della pubblicazione delle nuove previsioni economiche.

La Commissione pubblicherà l’atteso rapporto sul debito pubblico secondo l’articolo 126/3 dei trattati comunitari: sarà l’occasione per fare una valutazione sulla mancata riduzione del debito pubblico italiano e sul divario tuttora esistente fra gli impegni presi da Roma e le stime effettive. Secondo la Commissione tale gap è pari allo 0,2% del Pil, ovvero 3,4 miliardi.

Fonti del Mef fanno sapere che “sono in corso in questi giorni contatti con la Commissione per evitare l’apertura di una procedura di infrazione a causa dell’elevato livello di debito pubblico”, e al tempo stesso scongiurare il rischio che interventi restrittivi sul bilancio compromettano la debole crescita dell’economia nazionale.

Il Governo italiano ha già ricordato che il percorso di riduzione del rapporto debito/pil non registra ancora “un’adeguata propensione alla contrazione” a causa di due fattori “fuori dal controllo del Governo”. Uno è l’andamento dei prezzi negativo “che incide sull’andamento nominale del prodotto interno lordo”, l’altro fattore è rappresentato dalle “condizioni avverse dei mercati finanziari che non hanno reso possibile la cessione di beni del patrimonio dello Stato a condizioni adeguate”, visto che “è intenzione del Governo evitare di svendere asset nazionali”.

L’ultimatum dell’Unione Europea ha scatenato dure reazioni da parte delle opposizioni. Il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, ha chiesto su Twitter al ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, di spiegare “in Parlamento come stanno realmente le cose. Poco serio buttarla in caciara”, scrive Brunetta. “C’è o non c’è  – chiede – buco in conti pubblici Italia? Serve o non serve manovra correttiva per evitare procedura infrazione Ue?”.

Per il senatore Gaetano Quagliariello, presidente di Idea, “iniziano a scadere le cambiali che Renzi ha imposto all’Italia nel suo tentativo dissennato di vincere il referendum”. 

Sulla stessa linea il Movimento 5 Stelle: “la Ue si prepara a presentarci il conto Renzi. Bonus e mancette, per i quali i soldi sembrano sempre trovarsi e la Commissione Ue ha chiuso colpevolmente un occhio, non sono serviti a Renzi per vincere il 4 dicembre. Gli italiani ora rischiano di pagare le conseguenze di quelle politiche scellerate”.