Ue, Barroso incontra Letta. Il premier: “Prima le persone, poi i numeri”
15 Giugno 2013
di redazione
Il presidente della Commissione Europea, José Barroso, sbarca a Roma e incontra in rapida successione Papa Francesco e il Presidente del Consiglio, Enrico Letta. Il premier italiano prende la palla al balzo per dire che il nostro Paese, insieme a Francia, Germania e Spagna è pronto a trasformare il vertice europeo di giugno in un appuntamento "concreto" dove ci siano risultati veri e non solo parole sulla occupazione giovanile. ”Il Consiglio europeo di giugno vari risultati concreti a favore dei giovani e contro la disoccupazione”, dice Letta, mentre Barroso invita ad andare oltre i "lunghi dibattiti austerità-crescita" per decidere politiche nuove per l’Europa. "Per lottare contro la disoccupazione giovanile occorrono sì i fondi nazionali, ma anche risorse europee", spiega Barroso, che si dice pronto a usare i fondi strutturali della Ue per facilitare il compito dei Paesi membri, e per rilanciare la crescita". Si parla anche della Bce e del progetto della unione bancaria, prima tappa della unione politica, con Letta che annuncia: "l’Italia non accetterà compromessi al ribasso". Del resto abbiamo fatto i compiti a casa, "Ho confermato che l’Italia vuole mantenere il 3%" nel rapporto deficit-pil come punto di riferimento", spiega Letta, "senza fare debiti". "”Le misure che verranno prese nelle prossime settimane avranno tutte come base politico-giuridica le sei raccomandazioni che la Commissione Ue ha rivolto al governo nell’accompagnamento della chiusura della procedura di infrazione". Cambiare l’Europa, dunque, ma senza un terremoto economico, con "parsimonia", facendo le scelte economiche e fiscali che servono. Perché, chiosa Letta, "Per noi le persone sono piu’ importanti dei numeri".