Ue, fine procedura contro Italia. Si pensa a come usare i fondi

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Ue, fine procedura contro Italia. Si pensa a come usare i fondi

26 Maggio 2013

Mercoledi prossimo la Commissione Europea dovrebbe approvare l’uscita dell’Italia dalla procedura di deficit eccessivo, in cui siamo entrati nel 2009. La bozza di raccomandazioni preparata dalla Ue dovrebbe indicare anche una serie di questioni che l’Italia deve affrontare e risolvere per avanti con il risanamento, dall’efficienza nelle PA e nel sistema bancario a una maggiore flessibilità del mercato del lavoro. Come pure la riduzione della pressione fiscale, sempre sul lavoro. Il governo italiano guidato dal premier Letta punta  ad allentare i vincoli del patto di stabilità a livello interno, trovando 12 miliardi per stimolare gli investimenti. Ed è proprio su queste cifre che si aprirà una partita più interna alla nostra politica interna per decidere dove allocare le risorse, quali saranno gli investimenti produttivi. Imu, Iva, cassa integrazione, misure per i giovani precari sono le voci più gettonate. I fondi comunqe non saranno sbloccati subito ma il nostro governo avrà maggiore libertà di azione con Bruxelles. Secondo il ministro Zanonato, avremo maggiori "margini di manovra". Nel giro di qualche anno, l’Italia ha riportato il disavanzo deficit/pil dal 5,3% sotto il 3% tornando quindi tra i Paesi cosiddetti "virtuosi. Il problema dell’Italia resta comunque l’enorme debito pubblico, sopra il 120% del Pil.