Ue. Mauro ritira la sua candidatura alla presidenza Ue d’intesa con il gruppo
05 Luglio 2009
di redazione
"Di intesa con i vertici del mio partito e del gruppo PPE abbiamo deciso di ritirare la mia candidatura". È quanto afferma Mario Mauro, annunciando la decisione di ritirarsi dalla corsa per la presidenza del Parlamento Europeo per evitare al voto del gruppo il 7 luglio "un inutile e disdicevole spaccatura".
Mauro spiega, in una nota, che una spaccatura all’interno del gruppo "avrebbe come conseguenza per la famiglia politica dei Popolari quella di arrivare divisi alla fase costitutiva della legislatura e cioè quella in cui bisogna indicare con chiarezza gli obiettivi politici nell’interesse dei cittadini europei". Mauro ringrazia "di cuore" il governo italiano "per il suo prodigarsi e soprattutto i tanti che hanno sostenuto questo tentativo" che l’europarlamentare spiega di aver sentito di rappresentare "al di là del colore politico".
Con la sua decisione odierna l’europarlamentare del Pdl lascia il passo al collega polacco Jerzy Buzek. Mauro sottolinea come la sua rinuncia sia anche un modo "per contribuire responsabilmente al ruolo che i Popolari europei devono avere perché la politica e il progetto europeo, in particolare vengano percepiti come tensione al bene comune e amore al destino dei nostri popoli". Mauro fa anche riferimento alla decisione "per altro ancora rimediabile" di alcuni gruppi politici del Parlamento di non accordare la fiducia al presidente della Commissione Europea Jose Manuel Durao Barroso.
Un elemento, che a giudizio dell’europarlamentare può risultare "incomprensibile ai cittadini in un momento in cui c’è bisogno di grande determinazione e compattezza per venire fuori dalla crisi da parte delle istituzioni europee". "Proprio perché ritengo che sia importante che i cittadini non perdano fiducia ulteriormente nel progetto europeo, intendo favorire con un gesto di responsabilità la definizione da parte del gruppo Ppe della candidatura popolare al ruolo di presidente del Parlamento europeo".
"È un gesto di grande responsabilità, che dimostra ancora una volta una concezione della politica come servizio al bene comune e non come semplice conseguimento di un interesse personale. Mauro ha avuto a cuore l’interesse dell’Europa e in particolare dell’unità del Ppe". Così Maurizio Lupi, deputato del Pdl e vicepresidente della Camera, commenta la rinuncia di Mario Mauro alla candidatura per la presidenza del Parlamento europeo.
Il presidente del gruppo Ppe al Parlamento Europeo Joseph Daul ha "tenuto a ringraziare in modo particolare il presidente Berlusconi per questo gesto di unità e di coesione della famiglia politica del Ppe". "Ancora una volta – sottolinea Daul – Berlusconi e il suo partito il Popolo della Libertà, dimostrano il loro attaccamento ai valori di un’Europa responsabile e solidale. Saluto il segnale positivo dato dal Pdl italiano che permetterà al nostro gruppo, la forza più influente del Parlamento Europeo, di designare in un clima di grande serenità il nostro candidato alla presidenza del Parlamento Europeo. Voglio ancora una volta sottolineare quanto gli europei siano debitori all’Italia, paese fondatore dell’Unione, e voglio altresì ringraziare il popolo italiano per il forte sostegno manifestato in favore della costruzione europea con un tasso di partecipazione record alle ultime elezioni europee".
Daul ha infine ringraziato Mario Mauro per aver rinunciato alla candidatura nello spirito di compromesso e di solidarietà europea.