UE: Parlamento firma la Carta dei Diritti
12 Dicembre 2007
di redazione
La Carta dei Diritti Fondamentali è stata firmata dal Parlamento europeo nell’aula di
Strasburgo.
All’atto hanno preso parte i presidenti della stessa
assemblea e della Commissione, oltre che dalla Presidenza semestrale di turno, che attualmente spetta al Portogallo.
La solenne cerimonia è stata disturbata,
peraltro, dalle sonore proteste degli euroscettici di destra e di sinistra. La
Carta dei Diritti, come
concordato al Consiglio Europeo dello scorso giugno, diventerà giuridicamente
vincolante dopo la ratifica del nuovo Trattato Europeo che avverrà domani a
Lisbona per tutti i membri dei Ventisette, tranne Gran Bretagna e Polonia che
hanno ottenuto un “opt-out”.
L’odierna cerimonia della firma è stata preceduta dai discorsi solenni del
presidente della Commissione esecutiva, Josè Manuel Durao Barroso, del
presidente dell’Europarlamento, Hans-Gert Poettering, e dal premier lusitano
Josè Socratese, interrotti tuttavia dalle proteste di un piccolo gruppo di
deputati euroscettici, che hanno scandito in coro lo slogan “Referendum!
Referendum!” e hanno brandito in aula cartelli, prontamente sequestrati
dai commessi, con un’analoga scritta che invocava la consultazione popolare.
A non andare giù agli europarlamentari contestatori, appartenenti alla sinistra
del Gue o alla destra, e’ stata la scelta dei leader europei di approvare il
nuovo Trattato e la Carta dei Diritti
Fondamentali per via parlamentare, evitando così le consultazioni referendarie
che nel 2005, in Francia e nei Paesi Bassi, costarono la bocciatura della bozza
di Costituzione europea già messa a punto. La cerimonia si è comunque chiusa
con il tradizionale “Inno alla gioia” e gli applausi della maggioranza
dell’emiciclo.