Ue. Pil italiano scende del 4,4% nel 2009, Eurolandia del 4%
04 Maggio 2009
di redazione
La Commissione Ue taglia le previsioni di crescita dell’Italia: il Pil nel 2009 farà registrare una flessione del 4,4%, per poi tornare appena sopra lo zero nel 2010 (+0,1%). Lo scorso gennaio l’esecutivo Ue aveva previsto un -2% nel 2009 e un +0,3% nel 2010. Le nuove stime di Bruxelles sono un pò più pessimistiche di quelle del governo, che nella Relazione unificata ha indicato un -4,2% quest’anno e un +0,3% il prossimo.
La Commissione Ue prevede inoltre che il deficit italiano salirà dal 2,7% del 2008 al 4,5% nel 2009 e al 4,8% nel 2010. Le precedenti stime di Bruxelles, in gennaio, indicavano un 3,8% quest’anno e un 3,7% il prossimo. Il governo nella Relazione unificata prevede un 4,6% sia nel 2009 che nel 2010.
Il debito pubblico italiano farà registrare nei prossimi 2 anni una nuova impennata, balzando dal 105,8% del 2008 al 113,0% nel 2009 e al 116,1% nel 2010. Secondo le nuove previsioni della Commissione Ue presentate oggi, dopo la flessione degli ultimi anni il rapporto debito-Pil è destinato a tornare ai livelli della fine degli anni ’90. "Il debito – spiega quindi Bruxelles – potrebbe aumentare ulteriormente di circa un punto in percentuale del Pil, in base alla portata del ricorso che le banche faranno al piano di ricapitalizzazione".
La Commissione Ue rivede drasticamente al ribasso anche le previsioni di crescita del Vecchio Continente. Nel 2009 il Pil di Eurolandia crollerà al -4%, e resterà sotto lo zero anche nel 2010 (-0,1%). Stesse stime per l’Ue a 27. Nella zona euro il dato più pesante per il 2009 è quello dell’Irlanda (-9,0%), seguita da Germania (-5,4%), Finlandia (-4,7%), Italia (-4,4%). La Spagna, secondo Bruxelles, farà registrare un -3,2%, la Francia un -3,0%.