Umbria: Legge omofobia approvata a maggioranza

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Umbria: Legge omofobia approvata a maggioranza

06 Aprile 2017

La legge regionale sulle “Norme contro le discriminazioni e violenze determinate dall’orientamento sessuale” è stata approvata dal consiglio regionale con 15 voti favorevoli della maggioranza di centrosinistra e dei Cinquestelle, cinque contrari del centrodestra e un’astensione. 

Non sono mancati momenti di tensione durante la discussione del testo: toni molto duri, quelli usati da Sergio De Vincenzi, nella sua relazione di minoranza contro la proposta di legge. L’esponente del centrodestra ha accusato la maggioranza di “arroganza” nei confronti delle opposizioni, portando avanti questo dibattito “senza rispettare i regolamenti e con ciò delegittimando l’intera istituzione consiglio regionale”.

Nel corso delle votazioni sono stati respinti vari emendamenti dell’opposizione, accolti invece gli emendamenti del Pd e quello della presidente della giunta, Catiuscia Marini, contenente la norma finanziaria che “mette a disposizione delle azioni previste dalla legge 40 mila euro”, “una cifra congrua”, ha detto la presidente. 

Il gruppo Cinquestelle ha votato a favore dell’intera legge “anche per cercare di colmare il divario tra la società civile e la politica”, ha spiegato Maria Grazia Carbonari. 

Ma la regione Umbria non è la sola ad aver pensato ad una legge sull’omofobia: in Campania è partita la discussione di un testo analogo, e in Emilia Romagna si attende di riaprire l’iter avviato da Franco Grillini durante il suo mandato in Consiglio regionale.

Insomma, sembra aprirsi una nuova strada, ben pensata, per l’omofobia: alle Regioni Rosse il compito di fare la legge e imporla al paese.