Un bando per favorire il consumo responsabile e riparare anni di malagestione
09 Giugno 2011
Consapevole e responsabile: le due parole chiave per identificare un corretto consumo. Un obiettivo ambizioso che però l’Abruzzo ha deciso di centrare. Come? Costruendo una nuova coscienza nei cittadini che passi attraverso un’educazione al consumo.
La Regione Abruzzo ci sta provando, con un bando per progetti promossi dalle associazioni dei consumatori. Un progetto che è parte integrante di quello multiregionale nel quale l’Abruzzo è impegnata dal 2009 insieme a Toscana, Umbria, Marche e Puglia.
Difficile, certo, ma la strigliata alle coscienze di tutti i cittadini non è più rimandabile. Troppe le emergenze, frutto di anni a anni di cattiva gestione – se non vera e propria offesa – alle risorse naturali del pianeta. Rifiuti, acqua, energia. Sprechi e un consumismo dilagante. Di fronte ai quali arrivato il momento di fare “attivamente” qualcosa. Che non sia più il tardivo rimedio ad un danno già compiuto, ma finalmente la prevenzione affinché esso non venga compiuto.
Tra qualche giorno il bando sarà pubblicato sul Bura e a breve sarà visibile anche sul sito della Regione. Nello specifico il progetto si articolerà in due moduli: il primo rivolto alle associazioni dei consumatori, che potranno presentare specifici progetti. L’altro riguarda le attività di informazione ed educazione da promuovere attraverso il portale puntoconsumo.
Al centro di tutto la tutela del consumatore ma non solo. I riflettori sono puntati anche sui temi della legalità, per quella che, se portata a compimento, potrebbe assumere il carattere di una vera e propria rivoluzione culturale. Un assaggio si era già avuto qualche mese fa con l’approvazione di una legge ad hoc grazie alla quale le associazioni dei consumatori sono finalmente uscite dall’anonimato, acquisendo la possibilità di incidere concretamente sulle abitudini e sui comportamenti dei cittadini in tema di consumi.
Ma chi saranno in particolare i beneficiari di questa iniziativa? A spiegarlo è l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione: “I beneficiari del progetto sono i partenariati tra le associazioni dei consumatori iscritte all’albo regionale, mentre i destinatari degli interventi sono i consumatori, soprattutto i più giovani”. L’opportunità da cogliere tra le righe è davvero importante, perché l’educazione al rispetto e la lotta alle frodi sono l’altra faccia della tutela della qualità della vita, di quella nostra e delle generazioni future. Del resto l’educazione alla cittadinanza ed al consumo consapevole sono tra i più importanti obiettivi dichiarati dell’Unione europea che dal 2003 sostiene la necessità di educare i cittadini, in primis i ragazzi, ad assumere stili di vita sani, rispettosi della propria ed altrui salute, oltre che ecocompatibili e quindi sostenibili.
Le risorse per il progetto non mancano, come ha assicurato l’assessore Castiglione: “I fondi ci sono ed ammontano ad oltre 352 mila euro, messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo Economico”. Tutto pronto, dunque, per una rivoluzione dal basso che dovrà scardinare mentalità e pregiudizi che negli anni hanno alimentato e tollerato situazioni di illegalità e malcostume.
Senza considerare che molti consumatori non sono affatto consapevoli di come e in quale misura il loro comportamento possa influenzare l’economia, l’ambiente e la società. E il cerchio, infatti, si chiude dove si era aperto, alla consapevolezza e alla responsabilità: un dovere di tutti.